'Rispetto e comprendo il desiderio da parte di una nuova forza politica nata all'interno del centrosinistra di testare il proprio appeal in vista delle prossime tornate elettorali. Rispetto e comprendo anche l'opportunità di differenziarsi su alcuni aspetti delle politiche nazionali e locali del centro, considerando da sempre un valore dell'Ulivo la capacità di confrontarsi seriamente per raggiungere sintesi equilibrate e vantaggiose per i cittadini partendo da posizioni non omogenee. In definitiva rispetto la scelta fatta di creare all'interno della maggioranza consiliare di Rimini il gruppo di AP- Udeur, prendendo atto che nulla cambia nei termini di rispetto del programma di mandato e di appartenenza alla coalizione di governo della città. Detto questo però non posso non avvertire un rischio insito in questa operazione: che siano gli elettori con i quali abbiamo stretto nel maggio 2001 un preciso patto per Rimini a non comprendere i perché di una ulteriore frantumazione del gruppo 'Democrazia è libertà', peraltro nel preciso momento in cui il centrosinistra nazionale ha scelto di procedere nella direzione di una semplificazione sostanziale attraverso l'aggregazione di forze politiche dalla storia assai eterogenea. E' un segnale in controtendenza in chiave locale del quale avverto i rischi soprattutto nell'ottica di percezione da parte dell'elettorato, non so quanto informato e ben disposto circa le motivazioni che hanno portato a questo passo'.