Il ponte sull'incile a 'Footbridge 2002'

La relazione presentata dal professor Diotallevi e dall'ingegner Manfroni
Data di pubblicazione
La particolare realizzazione del ponte in legno sull'incile di Rimini sarà oggetto di discussione durante il prestigioso convegno 'Footbridge 2002', che si svolgerà a Parigi dal 20 al 22 novembre 2002. L'appuntamento, che vedrà la presentazione di ricerche e progetti di altissimo livello fra i quali il famoso 'Millenium bridge' di Londra, è un momento importante di confronto internazionale sul tema dei ponti pedonali; alla conferenza parteciperanno esperti, professionisti e studi di ingegneria provenienti da tutto il mondo. Per caratteristiche innovative e singolare metodologia di realizzazione, la struttura riminese sarà l'argomento centrale della relazione presentata nella capitale francese dal professor Pier Paolo Diotallevi, ordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, e dall'ingegner Odine Manfroni, collaudatore del ponte. Si tratta di un significativo riconoscimento all'unicità del manufatto e anche al capillare lavoro di analisi compiuto su di esso, per il quale è stata chiesta la collaborazione dell'Ateneo petroniano; studi che hanno visto la partecipazione attiva l'Amministrazione Comunale di Rimini, del progettista ingegner Michele Bonito e infine delle imprese Edilturci srl, Amir spa, Enel spa. Il ponte sull'incile di Rimini, nonostante non venga utilizzato per il traffico automobilistico, è assolutamente notevole sia per dimensioni che per forma: è infatti costruito su un’unica campata di 92 metri di luce, con una struttura a una doppia arcata, alla quale è appesa, tramite una serie di tiranti verticali una passerella piana larga circa 5 metri. La descrizione dimensionale dell’opera si completa pensando che la distanza fra l’apice dell’arco e il piano della passerella è di ben 12 metri, mentre la curvatura dell’arco stesso sul piano verticale ha un raggio di 95 metri. Gli sbarchi del ponte sono stati costruiti molto lontano dagli argini naturali del fiume, onde evitare problemi di sicurezza derivanti da portate d’acqua anche eccezionali. Ciascuna parte del manufatto è stata prefabbricata, spedita ed infine assemblata in sito. Grazie a questo tipo di organizzazione dei lavori, è stato necessario un solo giorno per montare il ponte e installarlo sulle fondazioni in cemento armato, utilizzando due gru contemporaneamente. L’intero ponte è costruito in legno lamellare (materiale a basso impatto ambientale), ad eccezione dei giunti e della struttura al di sotto del piano di calpestio della passerella, che sono realizzati in acciaio zincato. Il nuovo collegamento pedonale ha diverse peculiarità che lo differenziano dai ponti di tipo più tradizionale presenti nella zona: prima di tutto la scelta di realizzare la struttura principalmente in legno e secondariamente la particolare forma del ponte stesso. Entrambe le caratteristiche rendono il manufatto molto flessibile. La costruzione, i materiali utilizzati, gli studi e le procedure adottate hanno destato l’interesse di numerosi addetti ai lavori, e non solo in campo nazionale. Si spiega così la trattazione del tema al convegno parigino, occasione inedita per presentare un’opera funzionale e integrata nell’ambiente e allo stesso tempo proiettata nel futuro. Un'occasione, infine, per veicolare- attraverso un'opera innovativa- il nome di Rimini in una sede estera tanto prestigiosa.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:21