Arrivato al canile di Rimini con dermatite diffusa e grave malattia infettiva, oggi sta bene ed è stato affidato a una famiglia
Sono 48 ad oggi i quattro zampe presenti a San Salvatore.
La storia di Lorenz, un giovane setter da caccia, è una di quelle che toccano il cuore e racchiudono l’impegno degli operatori del canile Stefano Cerni di Rimini. Questo quattro zampe è arrivato al canile il 23 febbraio, in condizioni disperate: emaciato, privo di forze, segnato da una dermatite diffusa e da un grave stato di salute. A complicare ulteriormente la situazione, la positività alla leishmaniosi, una malattia infettiva che, se non curata adeguatamente, può rivelarsi fatale per i cani, attaccando pelle e organi interni.
Trovato abbandonato a San Vito, senza microchip e senza nessuno che lo reclamasse, Lorenz era così traumatizzato da presentare uno stato quasi catatonico, spaventato da qualsiasi tentativo di contatto umano.
L’iter di cura, infatti, è stato lungo e complesso, quasi un miracolo: appena varcati i cancelli della struttura comunale di San Salvatore, le professioniste e i professionisti del canile gli hanno da subito fornito una terapia farmacologica per combattere la leishmaniosi, affiancando il tutto a una dieta equilibrata per farlo riprendere. Ogni giorno, con dolcezza e pazienza, il team gli ha dato così il sostegno necessario per recuperare fisicamente, ed emotivamente, forza ed energia.
Inizialmente terrorizzato e molto affaticato, Lorenz piano piano ha iniziato ad aprirsi e stare via via sempre meglio, lasciando intravedere, come raccontano dal Canile, “una dolcezza infinita”. A fine settembre, poi, la notizia più bella, ovvero la disponibilità di una famiglia affidataria ad accoglierlo in casa, dove tuttora vive circondato dall’amore dei suoi padroni.
Quella di Lorenz è una storia di rinascita di un cane arrivato in condizioni drammatiche, ma che, giorno dopo giorno, grazie alla professionalità e all’accoglienza del canile comunale – gestito dalla cooperativa Cento Fiori – ha avuto la possibilità di andare incontro a un nuovo futuro.
Guardando le sue foto di oggi, rispetto a quelle inziali, appare quasi irriconoscibile: il pelo è ricresciuto, ha recuperato peso, è energico e ama farsi coccolare.
Molti degli amici a quattro zampe che entrano in canile hanno un vissuto legato ad abbandoni o violenze fisiche nei loro confronti che, oltre a lasciare segni sul corpo, hanno delle ripercussioni psicologiche. Ma qui trovano una nuova speranza. Attualmente i cani ospiti sono 48, più 17 nella struttura a Vallecchio.