Il Festival del Mare, ovvero la rassegna itinerante alla riscoperta delle marinerie, si è concluso

Mercoledì 28 novembre 2018 si sono tirate le somme in una Conferenza Finale che si è svolta a Rimini nella Sala degli Arazzi del Museo della Città.
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Il Festival del Mare è una bella esperienza di messa in rete di 9 eventi  di nove marinerie della costa adriatica emiliano romagnola. L’artefice e  finanziatore di questa esperienza è il FLAG Costa Emilia-Romagna con i  fondi FEAMP 2014-2020, con capofila DELTA 2000.

L’obiettivo è quello di valorizzare i borghi e le marinerie che in  questa edizione vanno da Goro a Cattolica, passando da Porto Garibaldi,  Marina di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Rimini, Misano Adriatico.

Pertanto il FLAG ha attivato una serie di appuntamenti Faro che con  collaborazioni e progetti mirati, hanno dato luce ad iniziative  specifiche all’interno della cornice delle feste e sagre che in quei  territori si svolgono.

Ed è così che c’è stato un fiorire di incontri con i pescatori, visite  guidate, show cooking con chef rinomati e pescatori prestati alla  cucina, laboratori per conoscere meglio il pescato o come pulire il pesce.

Non sono mancate escursioni in mare e visite ai mercati alle prime luci  dell’alba.

Ma i numeri sono veramente lusinghieri. Oltre 100.000 persone hanno  partecipato alle nove feste della costa. 280 pescatori coinvolti; 22  tipologie ittiche promosse; 25 cooking show e 44 visite guidate; 36  incontri e seminari; 55 giornate complessive di eventi.

Sono questi alcuni dati snocciolati da Massimo Bellavista nel suo  intervento introduttivo in qualità di collaboratore del FLAG Costa  dell’Emilia-Romagna, dopo gli onori di casa dell’Assessore all’ambiente  del Comune di Rimini Anna Montini.

Si parla dello Sposalizio del Mare a Cervia e della Sagra della  Canocchia e della Seppia di PortoGaribaldi nel mese di maggio.

Della Festa della Cozza a Marina di Ravenna in giugno, per passare agli  appuntamenti di luglio con la Sagra della Vongola Verace di Goro e la Notte Magica delle Vongole di Cattolica.

In agosto la Festa del Mare di Bellaria-Igea Marina e I Salotti  Letterari a Portoverde di Misano che proseguendo in settembre ha passato il testimone a Rimini con la Festa de Borg.

L’ultimo appuntamento infine a Cesenatico nei primi quattro giorni di  novembre con Il Pesce fa Festa.

Una carrellata di storie, di sapori e divertimento che raccolti insieme  sotto l’egida del Festival dl Mare sono diventati una vero e propio  grande evento e un pacchetto turistico.

Questo aspetto è stato sottolineato un po’ da tutti gli interventi nella  tavola rotonda che ha dato seguito ai lavori della mattinata, moderata  da Vadis Paesanti, consigliere FLAG Costa Emilia-Romagna e Coordinatore  FederAgriPesca della stessa regione, che ha dato l’incipit con “la pesca  non ha confini.

E - ha continuato- un porto è un porto finché ci saranno pescherecci e  le famiglie dei pescatori, con le loro storie di mare, le famiglie  matriarcali che sono vere protagoniste delle comunità dei pescatori. Se  scompaiono i pescherecci, scompaiono i porti, diventando semplici darsene”.

Hanno preso la parola in successione Valentina  Montalti, assessore  Lavori Pubblici di Cesenatico - Progetti e Finanziamenti europei, Ambiente e Sviluppo sostenibile, che ha auspicato “continuità per un  progetto così importante”, e Sergio Caselli, rappresentante Alleanza Cooperative e Lega Pesca  Emilia -Romagna che ha sottolineato l’importanza di “dare dignità al  pesce cosiddetto povero, per i contenuti nutrizionali e per il valore economico. In questo momento la politica comunitaria mette sul banco  degli imputati i pescatori e riduce l’attività di pesca - continua - e  questo è sbagliato. Se il mare soffre non è certo per colpa dei  pescatori. Certo anche i pescatori devono fare la loro parte, ma occorre  riportare sotto la luce giusta l’attività della pesca. Il FLAG - ha sottolineato- è lo strumento giusto per mettere in contatto  il mondo della pesca con il mondo dei legislatori”.

L’intervento successivo è stato del Presidente regionale  FIPE-Confcommercio, Matteo Musacci, che ha ribadito l’orgoglio dei pubblici esercizi di accogliere i turisti e "siamo convinti che il  pescatore non sia un predatore e che il pesce è buono, ma non bisogna  mischiare le carte tra pesca e somministrazione perché - ha concluso- sono due attività ben distinte ma che possono integrate tra loro”. Claudio Bressanutti, direttore di Coldiretti Ferrara, ha detto che il  FLAG unico per la Costa è un vantaggio e che le marinerie “sono elemento  di confine tra terra e mare, un valore aggiunto e non un problema. I  pescatori - ha aggiunto - sono sentinelle e coltivatori del mare”.

Mentre Simona Melchiorri, responsabile Unità Politiche Comunitarie e Foundrising del Comune di Cervia, ha parlato dell’antica tradizione  dello festa Sposalizio del Mare e delle tante attività ad essa correlate, come la pesca che - ha detto - è un valore aggiunto per l’economia e lo sviluppo locale e turistico. In questo campo - ha poi  sottolineato - i contributi europei sono fondamentali e amplificano i risultati proprio attraverso progetti di rete, come quello delle marinerie”.

Francesco Petta, rappresentante Delegato FederPesca, ha ripreso il  concetto della rete delle marinerie in un unico FLAG della Costa, che  "si pensava fosse una utopia e invece si è realizzato.

Inoltre - ha aggiunto - occorre dare competitività al nostro settore  pesca, perché il pescatore non è un individuo che salpa il mare e basta,  ma è un imprenditore ittico a tutti gli effetti e va aiutato”.

É stata poi la volta di Marco Pasi, Dirigente Confesercenti Emilia  Romagna, che ha puntato l’attenzione sul valore turistico di grande  attrattività del settore pesca e che "gli eventi sono importanti  quando  trasmettono esperienze autentiche e genuine. E chi li organizza lo deve  fare con professionalità adeguata, anche nel proporre cose semplici e  suggestive. L’integrazione dei vari soggetti e attrattori turistici - ha  ribadito Pasi -  è la vera attività da svolgere per esaltare il ruolo di  tutti gli operatori nella proposta e vendita di un territorio come  destinazione turistica”.

Davide Bellotti, Presidente CNA Ferrara, ha messo l’accento sulla nostra  regione "che tende sempre a unire e non a dividere, con  politiche  capaci di arricchire il settore turistico.

Con queste attività, come la pesca col suo valore di esperienza vissuta - ha concluso - raggiungiamo un turismo diverso e aggiuntivo a quello tradizionale”.

Roberto Cesarini, dello Staff del Sindaco di Riccione, ha detto con forza che “la pesca sarà turistica se è un vero prodotto socio-economico locale. Quindi l’ambiente va sì preservato, ma deve essere vissuto, regolamentato sì, ma abitato e utilizzato. Per questo a Riccione abbiamo lavorato sugli aspetti strutturali e dato linee guida ai progettisti per  proporre un Master Plan per un nuovo Porto di Riccione”.

La Conferenza si è poi avviata agli interventi conclusivi. E la neonata Destinazione Romagna, che si è dotata di un marchio proprio da pochissimi giorni (Romagna, lo dici e sorridi) non poteva certo mancare a questo appuntamento. Ed è stata presente proprio con il Direttore Chiara Astolfi, che ha evidenziato come il progetto del FLAG sia nelle corde della Destinazione Romagna.

“Lavorare su un territorio di area vasta come Festival del Mare - ha osservato - ha tutte lue caratteristiche di essere un prodotto  turistico. Il mare deve diventare uno dei nostri punti di forza per qualità e vivibilità. Il FLAG - ha aggiunto Chiara Astolfi - ha avviato un percorso che può integrarsi con quello di Destinazione Romagna anche  economicamente. Avere un calendario di proposta  turistica ha certamente grande rilevanza”.

Ubaldo Marchesi, del Servizio Programmazione e Sviluppo Locale  Integrato, Direzione Generale Agricoltura Regione Emilia Romagna, ha detto che "la Conferenza di oggiè stata la chiara rappresentazione delle potenzialità della messa a sistema di tutta la Costa Emilia-Romagna”. Ha inoltre parlato dell educazione alimentare e dell’attività che viene  svolta nel coinvolgere alunni e insegnanti nelle scuole per orientare  verso una giusta e equilibrata alimentazione proprio con il pesce.

Le ultime considerazioni sono state di Piergiorgio Vasi, dirigente del  settore pesca della Regione Emilia-Romagna, che ha lanciato un allarme.
“Nei nostri porti c’erano 1400 imbarcazioni. Oggi siamo a meno di 600. Attenzione allora. La piccola pesca costiera è l’ultimo caposaldo che dobbiamo mantenere. Dobbiamo conservare la memoria e il patrimonio del settore ittico per il turismo. Dove declina la pesca declina il  turismo. Il ristoratore è per questo il naturale alleato dei pescatori  per attrarre flussi turistici. Non esistono prodotti ittici poveri.  Tutto il prodotto ittico è ricco. Esistono prodotti non conosciuti a  sufficienza e poco valorizzati”.

 

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:42