Una figura enorme nella storia dell’imprenditoria turistica e dell’entertainment dell’Italia e in particolare della costa riminese. A lui, alla sua creatività, alle sue intuizioni si devono non solo realizzazioni inedite e geniali, ma un contributo da protagonista nell’evoluzione complessiva dell’offerta turistica della nostra costa. E proprio nei tempi drammatici di oggi, la sua figura e il suo lavoro interpretano un messaggio di speranza e di fiducia: non arrendersi quando le cose paiono precipitare, l’intelligenza e la fantasia possono sostenere la nostra riscossa.
Ad Antonio Benzi si devono infatti gli stimoli e i fatti decisi nel superare la crisi gravissima del sistema locale ai tempi della mucillagine. Di quella stagione fu il protagonista più lungimirante, in un clima da fine dell’impero, ebbe il coraggio di guardare in avanti e investire per innovare la nostra offerta turistica con i parchi divertimenti. Un salvagente indispensabile per ‘salvare’ numeri e ricchezza del modello turistico riminese. Ma Benzi ha anche vissuto sulla propria pelle il lato peggiore della pubblica amministrazione- quello in cui la certezza del diritto si perde nei labirinti delle norme controverse, in cui la burocrazia cancella il merito delle scelte e dove scompare quello che è utile o non utile a migliorare il nostro territorio – ma nonostante tutto ha continuato a credere nella possibilità di investire e costruire qualcosa di solido nella nostra realtà.
Un visionario, un imprenditore gigantesco, un amico.