Continuare ad investire per proseguire nello sviluppo e nella rigenerazione della città
Con 19 voti favorevoli e dieci contrari il Consiglio Comunale nella sua ultima seduta del 2024 ha approvato il Bilancio di previsione 2025/2027. Un via libera che arriva dunque entro la fine dell’anno, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali e che consegna una manovra che poggia su pilastri fondanti: l’invarianza dei tributi comunali a carico dei cittadini riminesi, la riduzione del debito, la conferma sulla quantità e la qualità dei servizi ai cittadini partendo da scuola e fasce deboli e puntando sulla presenza diffusa sul territorio, la volontà di continuare ad investire per proseguire nello sviluppo e nella rigenerazione della città.
“Approviamo un bilancio serio, rigoroso ma al tempo stesso ambizioso – ha sottolineato il sindaco Jamil Sadegholvaad - nel contesto di un Paese che sta vivendo un momento di crisi socio economica dovuta ad una congiuntura che va oltre i confini nazionali e che tocca l’Europa, basti guardare al momento di difficoltà di Francia e Germania. In questo quadro complesso, Rimini è in controtendenza a livello di contenimento della pressione tributaria, di investimenti strategici per la città. E questo a fronte di una costante riduzione del debito comunale (siamo tra i comuni col livello procapite più basso) e di una trasformazione della città che oggettivamente ci viene riconosciuta. Questo bilancio prosegue in quella traiettoria: da un lato ridurre il debito, dall’altro perseguire uno sviluppo urbano andando controcorrente rispetto all’andamento nazionale. Un cambiamento di pelle che si fonda su una visione chiara anche sotto l’aspetto urbanistico cito, su tutti, due progetti che mettono mano all’esistente: la demolizione dell’ex Colonia Enel e la sua trasformazione in spazio pubblico e dall’altra il superamento della ferita della Questura di Ugo Bassi, frutto di un accordo col privato, dove si prospetta una proposta ancora migliorativa rispetto a quella di cui oggi siamo a conoscenza, grazie all’interlocuzione in corso, con un interesse pubblico ancora più marcato rispetto al precedente, a beneficio della città. E ancora proseguiremo con il Parco del Mare e Psbo nella zona sud della città, che si avviano al completamento. Abbiamo deciso inoltre di investire con coerenza e con coraggio sulle scuole. Un’Amministrazione però non si giudica solo per la mole di lavori pubblici; un’Amministrazione è forte quando è in grado di tenere unita la propria comunità, stando vicina alle fasce più deboli, ai più fragili. Non riusciamo a dare tutte le risposte che vorremmo, ma anche in questo bilancio destiniamo una quota ingente di risorse al welfare, al sociale. Così come proseguiamo nel percorso di diffusione e decentramento dei servizi comunali, in un momento in cui banche e Poste chiudono sportelli nelle aree più periferiche delle città in tutta Italia. Non è banale e scontato in questi tempi proporre al consiglio un bilancio con queste caratteristiche: solido, rigoroso ma proiettato verso lo sviluppo della città”.
Il bilancio in sintesi
Fondamento del bilancio è la contrazione del debito: al 1° gennaio 2025 sarà di circa 48,4 milioni, cioè ridotto di oltre 25,2 milioni di euro da ottobre 2021. Non aumentano i tributi comunali per i cittadini riminesi: anche per il 2025, in continuità col passato, saranno mantenute le aliquote e le agevolazioni di Imu e Tari già riconosciute dall’Amministrazione a favore di famiglie e imprese. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, confermata la soglia di esenzione per redditi sotto i 16 mila euro introdotta nel 2022, con circa 57mila cittadini riminesi non assoggettati al tributo (circa la metà dei contribuenti). Principio del bilancio è anche l’equità fiscale perseguita attraverso un’intensa attività di recupero dell’evasione tributaria, che per il quinquennio (2021-2025) stima complessivamente 60 milioni di euro recuperati.
La priorità della spesa corrente resta il welfare: tra scuola e sociale sono destinate risorse pari a un terzo della spesa corrente complessiva, per circa 73,5 milioni. Di questi, circa 17,7 milioni sono destinati a contributi destinati ai servizi sociali.
Sul fronte dell’emergenza abitativa, l’amministrazione interviene con il “Patto per la Casa” e con uno stanziamento per il 2025 di 4,5 milioni di euro da destinare alle diverse azioni in campo: l’agenzia per la locazione, il progetto regionale per il reinserimento territori, il fondo inquilini morosi incolpevoli, il fondo sociale per l’affitto, il fondo povertà. Confermata, nell’ambito del Patto per la casa, anche l’aliquota agevolata Imu della 0,38% (invece che 0,76 previste per gli alloggi a canone concordato) a favore di chi affitta le abitazioni a quei nuclei familiari che versano in condizioni di fragilità e che non riescono o non possono avere accesso all’edilizia residenziale pubblica.
Rispetto agli investimenti, tra le principali novità per il 2025 l’ex Colonia Enel, con l’intervento di demolizione dell’immobile rientrato nel possesso dell’amministrazione e la realizzazione della nuova piazza pubblica, inserita nel contesto del Parco del Mare, per un investimento di circa 4 milioni di euro. Altra novità che trova spazio nella manovra sono i nodi territoriali della salute (che saranno in parte anche sedi per i nuovi Forum urbani), con gli interventi per le sedi del Centro civico Via Gambalunga, Via Bidente, Via Perticara e Miramare.
Il progetto dell’ex colonia Enel rientra in una programmazione che si concentra sullo sviluppo in chiave turistica della città. In questo piano rientra anche il percorso destinato a dare nuovo slancio all’area del ‘Triangolone’ a Marina Centro: il Masterplan in corso di definizione permetterà di delineare gli indirizzi per la prossima progettazione dell’area, anch’essa come l’ex Enel inserita nel nuovo piano dell’arenile del Comune di Rimini. Prosegue anche l’impegno dell’amministrazione sul fronte delle campagne di promozione turistica internazionali, ad integrazione dei piani di sviluppo di altri soggetti pubblici e privati (ad esempio l’aeroporto ‘Fellini’ di Rimini, IEG).
Il 2025 sarà un anno decisivo nella prosecuzione e conclusione di alcuni tra i principali interventi strategici in corso in tutta la città, come la nuova piscina comunale a Viserba e annessa riqualificazione del Parco don Tonino Bello, la rifunzionalizzazione dell’Rds Stadium, il completamento del centro sportivo dell’ex area Ghigi. In zona sud avanza il Parco del Mare tra Marebello e Rivazzurra e del Piano di salvaguardia di balneazione, con i due presidi idraulici destinati ad aumentare la sicurezza idraulica della zona sud, accompagnati dalla rigenerazione urbana; e ancora il parcheggio interrato in piazza Marvelli e le azioni contenute nella strategia Atuss per la riqualificazione dell’area di San Giuliano e il Porto canale.
“Una parte importante della manovra ora in approvazione dal Governo si basa sui tagli agli enti locali: oltre 570 milioni di euro di tagli agli enti locali – precisa l’assessore Juri Magrini - Per Rimini, per il 2025, i nuovi tagli inseriti nella Finanziaria vedranno un ammanco di circa 842mila euro, che si aggiungeranno ai tagli per oltre 1,5 milioni ereditati dalle precedenti Finanziarie e dalla restituzione del fondone Covid, per un conto finale di quasi 2,4 milioni che verranno a meno. Se al quadro di crisi internazionale ci aggiungiamo questo elemento, è comprensibile capire la situazione in cui si devono muovere i Comuni italiani, soprattutto quelli medio e piccoli che non hanno le possibilità di manovra e la solidità economica-finanziaria che ha Rimini per poter garantire i servizi ai propri cittadini. Nonostante questo contesto di difficoltà generale, Rimini regge e investe, ed è meta di prospettiva di vita di famiglie che in altri territori non trovano queste possibilità”.
Il consiglio comunale ha inoltre approvato la nota di aggiornamento al documento unico di programmazione 2025/27 (19 favorevoli e 10 contrari), la delibera relativa alla verifica “delle aree da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie nell'anno 2025” (20 favorevoli e 9 contrari) e quella relativa ai debiti fuori bilancio (20 favorevoli e 6 contrari).