Nella distribuzione della revisione di spesa, il Comune di Rimini dovrà ridurre il proprio debito di 547.944 euro. Una cifra nettamente inferiore ad altre realtà simili, ed anche alle stime effettuate su scala nazionale, che ipotizzavano per il Comune di Rimini tagli per circa un milione di euro.
Un risultato dovuto al riconoscimento del buon operare da parte del Comune di Rimini in materia di spese consumi intermedi (utenze, cancelleria, assicurazioni, ecc ), calcolato con meccanismi complessi (logaritmi, codice Siope, indicatori di costo) ma dal risultato significativo.
Come prevede la legge, infatti, gli ulteriori tagli di spesa potranno derivare o da riduzioni sui trasferimenti o da risparmi derivanti dallestinzione di mutui in essere. Ed è proprio su questa seconda strada che la Giunta comunale si è mossa, decidendo proprio nella seduta di ieri una manovra finanziaria che consentirà di risparmiare 518.00 euro di oneri finanziari attraverso lestinzione di mutui per circa 5 milioni e mezzo euro.
Un utilizzo dinamico delle risorse che consentirà luso di alcuni mutui già in corso su alcune opere attualmente bloccate dal Patto di stabilità, per destinarli al finanziamento di opere su cui invece, già da ora, lAmministrazione è nelle condizioni di procedere per la loro realizzazione, come ad esempio lintervento in corso per la ricostruzione del teatro Galli.
Unoperazione finanziaria che comunque non avrà ricadute sulle opere previste e attualmente bloccate, perché rimane fermo da parte dellAmministrazione comunale limpegno della loro immediata realizzazione rifinanziandone la spesa non appena il Patto di stabilità lo consentirà.
Il processo di revisione della spesa ha detto lassessore alle Risorse finanziarie Gian Luca Brasini - che la nostra Amministrazione ha impostato prima ancora che la si chiamasse "spending review", oggi restituisce dei risultati importanti riconosciuti anche dai dati diffusi ieri dal Governo e pubblicati oggi sul Sole 24 Ore. Dati dove i minori tagli imposti al Comune di Rimini rispetto alle previsioni, ed anche a enti confrontabili al nostro, siano il risultato di quellazione che abbiamo messo in campo nella gestione dei consumi intermedi.
Riguardo all'estinzione anticipata di parte dei mutui evidenzierei che, oltre ai risparmi conseguiti in termini di minori oneri finanziari nell'ottica di una sana gestione del debito, le risorse che oggi utilizziamo per estinguere tali mutui sarebbero comunque bloccate dal patto di stabilità.