Raccogliendo l’invito della Prefettura di Rimini, che con una nota dei giorni scorsi - sulla base del rapporto del Comando Provinciale Carabinieri di Rimini che segnalava una criticità di pubblica incolumità e pubblica sicurezza connessa all’attività venatoria lungo le piste ciclabili sulle principali aste fluviali della provincia - chiedeva ai comuni di valutare ogni misura utile per mettere in sicurezza le aree dei territori di competenza interessate da percorsi lungo i fiumi, il Comune di Rimini ha disposto con una propria ordinanza, come gia’ fece lo scorso anno in via sperimentale, il divieto di esercizio dell'attività venatoria, a salvaguardia della pubblica incolumità, nelle aree adiacenti al percorso storico-naturalistico del fiume Marecchia.
E’ pertanto disposto il divieto dell'esercizio dell'attività venatoria lungo il “Percorso Storico Naturalistico” che si snoda a destra e sinistra del fiume Marecchia, per il tratto che interessa il territorio comunale compreso tra la S.S.16 e il confine comunale.
In particolare il divieto dell'esercizio venatorio, sia in forma vagante sia con appostamenti temporanei, fatti salvi gli appostamenti fissi regolarmente autorizzati dalla Regione, interessa una fascia di larghezza di cinquanta metri a destra e di cinquanta metri a sinistra del "Percorso Storico Naturalistico" del Fiume Marecchia; in tale fascia è inoltre obbligatorio tenere il fucile scarico e nelle zone adiacenti alla fascia di rispetto è inoltre vietato sparare in modo che la traiettoria di tiro attraversi il percorso stesso. E’ vietato altresì attraversare il percorso e/o camminare sullo stesso con fucile carico.
Oltre alle sanzioni previste dalla normativa vigente in materia di attività venatoria, il mancato rispetto delle disposizioni previste avrà anche conseguenze penali per la violazione dell’art.650.
Il provvedimento sarà valido fino alla conclusione della stagione venatoria 2019 – 2020.
“Far convivere il turismo naturalistico e l'attività venatoria attraverso disposizioni in grado di aumentare il livello di tutela e incolumità dei cittadini e dei fruitori dei percorsi naturalistici – è il commento dell’Amministrazione comunale – è l’obiettivo di questa disposizione che, oltre a quelle istituzionali, dà seguito alle tante segnalazioni giunte sia da parte di cittadini che di associazioni che richiamavano l'attenzione sui problemi di sicurezza pubblica del tratto di percorso naturalistico durante la stagione venatoria.
Misure sperimentali in grado di coniugare l'attività turistica e ricreativa della sponda del Marecchia con quella venatoria. Le misure contenute nell'ordinanza non pregiudicano infatti l'esercizio della caccia ma creano le condizione per una maggiore sicurezza degli utenti del percorso ciclo pedonale. Un tratto apprezzato ed utilizzato da tanti cicloturisti, anche stranieri, con un grande potenziale paesaggistico che è nostra intenzione tutelare e sul quale, ad esempio col grande intervento sul bacino del ponte di Tiberio, l’Amministrazione comunale ha investito e sta investendo molto.”