Si tratta di un notevole ampiamento del diritto d'accesso agli atti e della trasparenza della Pubblica Amministrazione. Attraverso i dati aperti tutti possono accedere (se non ci sono altri vincoli normativi legati ad esempio alla tutela dei dati personali) a informazioni pubbliche che, in virtù delle specifiche organizzative e di pubblicazione, possono essere riutilizzate dai cittadini e dalle imprese anche all'interno di nuovi prodotti commerciali (software, siti web, apps, ecc.) con ulteriori ricadute economiche positive.
"La liberazione dei dati pubblici - ha detto l'assessore alla Trasparenza Irina Imola - è un ulteriore e consapevole tassello della strategia dell'innovazione digitale della città; strategia improntata al confronto concreto e costruttivo con i cittadini. Infatti ciò che caratterizza i nuovi strumenti digitali, le piattaforme social è proprio il principio di collaborazione e condivisione dal basso: l'Amministrazione deve essere attenta a raccogliere e mettere a frutto gli stimoli e le sollecitazioni che ci arrivano attraverso questi nuovi canali e deve costruire una relazione che superi le tradizionali differenze e diffidenze tra cittadini ed Ente. Mi impegnerò affinché i temi dell'agenda digitale,che con gli open data si sta arricchendo di contenuti concreti, possano trovare una realizzazione efficace e completa nell'interesse dei cittadini "