Lunedì 19 gennaio apriranno così contemporaneamente i cantieri per la riqualificazione di un gruppo importante di vie del Centro storico per una spesa complessiva prevista di circa 1.900.000 euro, dopo che nellagosto scorso si erano conclusi gli interventi su via Tempio Malatestiano, via Serpieri, via Bertola, via Sigismondo, via Michele Rosa e piazzetta San Francesco, via Guerrazzi, nonché su via Castelfidardo (I lotto).
Nel dettaglio i cantieri apriranno su via Castelfidardo e via Galeria; via Tonini, piazzetta Ducale, via Santa Maria in Corte; Piazzetta Zavagli, via Augurelli, via Farini, via Ducale e via Cavalieri; via Giordano Bruno e via Cairoli, da via Sigismondo a via Bonsi.
Questi gli interventi nei particolari:
Via Castelfidardo e via Galeria
Con la realizzazione del secondo lotto (costo 622.000 euro) si completano i lavori di riqualificazione di via Castelfidardo, oggetto negli scorsi mesi della sistemazione della pavimentazione nel tratto da via IV Novembre a via Michele Rosa e la sostituzione con lastre di pietra del conglomerato bituminoso nel piazzale antistante il mercato centrale coperto. Il progetto prevede infatti non solo la riqualificazione in sintonia con quanto già fatto nel rimanente tratto fino a via Brighenti ma anche la sistemazione del sagrato di una delle più importanti chiese storiche della città come quella di Santa Rita. Raccogliendo le indicazioni della Soprintendenza il progetto prevede, come elemento separatore fra sagrato e parcheggio di piazzetta Castelfidardo, unaiuola di alberi ad alto fusto e piante tappezzanti, capace di creare uno schermo visivo e simbolicamente riproporre il muro della distrutta caserma Castelfidardo. Nel sagrato verrà riutilizzata come pavimentazione la selce originale mentre sullaltro lato di via Galeria saranno collocate lastre in quarzo arenite prevedendo aiuole piantumate per impedire il parcheggio selvaggio.
Resterà pavimentata in conglomerato bituminoso invece via Galeria in quanto ancor oggi interessata dal massiccio passaggio di più di cento autobus al giorno, che non permettono lutilizzo di una pavimentazione più pregiata.
Via Tonini, piazzetta Ducale, via Santa Maria in Corte
Lintervento su via Tonini (386.000 euro) sarà caratterizzato dalla pavimentazione in pietra dellintera carreggiata tra Corso Giovanni XXIII e via Farini così da evidenziare le eccellenze architettoniche circostanti, (in primis lingresso del giardino del Museo e la visuale prospettica sulla Domus del Chirurgo, ma anche la Chiesa del Suffragio), per poi riprendere gli elementi che hanno caratterizzato gli interventi sulle altre vie già riqualificate, ovvero lutilizzo di conglomerato bituminoso colorato per le vie con banchine in selce di fiume e lastre di quarzo arenite o arenaria tipo Alberese.
La parte carrabile sarà in selce di fiume come Corso Giovanni XXIII mentre le parti pedonali saranno realizzate in lastre di quarzo arenite o arenaria tipo Alberese fiammata. Gli attuali stalli di parcheggio saranno sostituiti con arredi per la sosta, panchine, portabici e cestini.
Lintero sviluppo del passaggio pedonale lungo la via che porta in piazzetta Ducale sarà delimitato da fittoni dissuasori per evitare il parcheggio delle automobili. Qui la pavimentazione sarà in lastre di quarzo arenite con fasce di pietra bianca di Lessinia e la piazzetta offrirà una zona di sosta pedonale con linstallazione di panchine, aiuole con alberi, pubblica illuminazione del tipo di quella di Piazza Tre Martiri e la perimetrazione dellarea con fittoni dissuasori. Da segnalare come nellintervento su via Santa Maria in Corte, lantico tracciato delle mura Aureliane (ancora visibili allinterno del Giardino dei Musei Comunali) sarà segnalato a terra con cordoli in granito e selce di fiume.
Piazzetta Zavagli, via Augurelli, via Farini, via Ducale e via Cavalieri
In questo gruppo dinterventi (452.000 euro la spesa) solo quello su piazzetta Zavagli, sarà caratterizzato da una pavimentazione in lastra grigia e bianca con inserti in selce di fiume, mentre le rimanenti vie saranno riqualificate con lutilizzo di conglomerato bituminoso colorato per le vie con banchine in selce di fiume e lastre di quarzo arenite o arenaria tipo Alberese.
Via Giordano Bruno e Via Cairoli (da via Sigismondo a via Bonsi)
Via Giordano Bruno sarà lunica strada dellAnello delle nuove piazze a essere riqualificata interamente con luso di selce e lastre in pietra. Una scelta progettuale che andrà così a completare la riqualificazione delle strade perpendicolari al decumano comprese tra la Piazza Cavour e Piazza Tre Martiri realizzata negli anni scorsi da cui via Giordano Bruno era rimasta esclusa.
La nascita di una nuova piazza di fronte alla Chiesa di SantAgostino, caratterizzerà invece lintervento su via Cairoli. Uno spazio urbano interamente pavimentato in selce e lastre in pietra e arredato con i nuovi elementi dellabaco degli arredi del centro storico, come quelli utilizzati in piazzetta San Bernardino.
Dal confine con il complesso del Teatro degli Atti la via sarà poi caratterizzata dalla corsia centrale in conglomerato colorato rosso e dalle banchine laterali realizzate in pietra o selce lungo cui (su quella a nord) sarà realizzato un percorso pedonale difeso da dissuasori veicolari per consentire il transito in sicurezza dei pedoni. Un percorso pedonale protetto che il progetto prevede di prolungare su via Bonsi fino al collegamento con via Bastioni Occidentali.
Contestualmente alla riqualificazione della sede stradale saranno abbattute le barriere architettoniche esistenti negli accessi al Teatro degli Atti e a Palazzo Lettimi prevedendo di intervenire in parte anche sulle quote delle soglie dei fabbricati.
Non è solo unoperazione di maquillage urbano - dichiarano il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi e lassessore ai Lavori pubblici, Roberto Biagini - ma un piano preciso che ha come obiettivo il rilancio complessivo del centro storico, principalmente attraverso limmissione di nuove funzioni e vivibilità. Quelli che sino a oggi sono stati spazi troppo spesso ostaggio di smog e traffico diventeranno luoghi dellincontro, delle relazioni, della cultura, a tutto vantaggio anche delle attività economiche e imprenditoriali ubicate nel cuore di Rimini. Non cè dunque solo lelemento del nuovo ma anche della scoperta e del rafforzamento della componente identitaria, visto che molti degli edifici storici e dei monumenti che verranno valorizzati con questi interventi, sono di fatto oggi sconosciuti ai riminesi per la loro oggettiva impraticabilità fisica..