L'agenzia specializzata internazionale di Moody's Investors Service ha assegnato nel 2004 un rating (giudizio sulla solidità finanziaria e di bilancio di un ente o di una azienda) di controparte classifica 'Aa3', con prospettiva stabile, al Comune di Rimini. La prestigiosa agenzia londinese ha confermato la valutazione raggiunta nel 2003 dopo una approfondita analisi economico- finanziaria del bilancio comunale, anche in rapporto con la realtà del territorio e del contesto sociale di riferimento (sono state coinvolte anche Camera di Commercio, Ente Fiera, Tram Agenzia e Tram Servizi). 'La valutazione del rating Aa3 attribuita alla città di Rimini- sottolinea Moody's- si basa sul suo contesto politico stabile e sulla sua gestione prudente del budget, sulla sua economia ricca secondo gli standard nazionali, sulla sua prestazione di gestione positiva e consistente e sulla sua strategia attiva di gestione del patrimonio per il fondo di investimenti e sul suo profilo di buona liquidità”. Il giudizio dell'agenzia internazionale colloca ancora una volta il Comune di Rimini su un piano di eccellenza, riconoscendo come “la gestione del budget del Comune di Rimini è stata valida. Nonostante le recenti pressioni derivanti dalla diminuzione dei finanziamenti del Governo centrale e l’aumento della spesa pubblica in relazione ai servizi dell’istruzione e sociali in genere, Rimini è stata in grado di mantenere delle buone basi finanziarie”. Questo anche perché “negli ultimi anni l’attenzione dell’amministrazione verso una semplificazione delle spese operative attraverso controlli più stretti e iniziative di outsoucing ha garantito al Comune dei consistenti risparmi.” La prospettiva di rating redatta da Moody’s è stabile. “Rimini manterrà la sua positiva prestazione operativa e la nostra fiducia nella capacità della città di gestire il suo programma di investimenti mantenendo così il debito a livelli sostenibili”. Come è noto, oltre a una valutazione obiettiva sulla solidità economica e finanziaria dell'ente, il rating riassume la capacità di rimborso dei mutui e/o prestiti contratti e dunque consentirà al Comune di Rimini in virtù di questa affidabilità certificata dagli analisti di Moody's di reperire finanziamenti sul mercato nazionale e internazionale pagando tassi d'interesse più vantaggiosi per l'ente. L'esercizio finanziario 2003 del Comune di Rimini si è chiuso con un avanzo di amministrazione pari a 6,2 milioni di euro. Il patto di stabilità è stato rispettato. L'ammontare degli investimenti 2003 è stato di 75,5 milioni di euro, 45 milioni finanziati con entrate proprie, 15,6 tra mutui e boc e 16 milioni di euro da altri enti e privati. Tra i dati statistici da mettere in rilievo inerenti la realtà socio- economica riminese: - Il PIL del Comune di Rimini anno 1999 è pari ad euro 1.910.000.000 (fonte Regione Emilia Romagna); - le imprese iscritte al registro imprese al 31 dicembre 2003 erano 14.312 contro le 14.205 del 31 dicembre 2002 (+ 0,75%); - nel giro di 5 anni il polo universitario riminese ha quasi raddoppiato i propri iscritti, passando da 2518 del 1997-98 ai 4862 del 2003- 2004 (il 72% è composto da studenti provenienti da aree geografiche fuori provincia di Rimini). Un'indagine Istat del 2001 ha evidenziato come lungo la fascia costiera le abitazioni occupate dai residenti siano pari al 69,2% del totale delle abitazioni presenti sul territorio; - il tasso di disoccupazione è passato dal 4,3% del 2002 al 3,7% del 2003; - l'imponibile e il gettito Irpef complessivi nel Comune di Rimini per l'anno 1999 erano pari a un miliardo 300 milioni 129 mila euro, con un gettito Irpef di 276 milioni 699 mila euro e un imponibile medio pro capite di 14 mila 285 euro. Il numero totale di contribuenti era di 100.516 e il numero di contribuenti con imposta netta di 91.020.