Dall’estate oltre una quarantina di interventi di sostituzione edilizia, con zero consumo di nuovo territorio.
Oltre 11 milioni di oneri di urbanizzazione stimati per il 2021. Nell’ultimo Consiglio comunale via libera alla variante al Rue
Uno stimolo alla rigenerazione e riqualificazione di aree urbane degradate e nuove opportunità per ampliare e potenziare l’impiantistica sportiva del territorio: sono questi i due principali obiettivi contenuti nella variante al Rue approvato dal Consiglio Comunale nell’ultima seduta prima della pausa per le festività. Una variante specifica che nasce allo scopo di dare maggiori strumenti per incentivare e semplificare i processi di sostituzione o ristrutturazione del patrimonio esistente, anticipando alcuni obiettivi che saranno contenuti nel Piano urbanistico generale (Pug), lo strumento previsto dalla legge urbanistica regionale che dovrà essere approvato dai Comuni entro il 1° gennaio 2024.
Con la variante adottata l’Amministrazione ha scelto di proseguire sulla strada della promozione della rigenerazione urbana, puntando ad agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate già edificate.
Su queste aree si potrà intervenire con permessi di costruire convenzionati deliberati dal consiglio comunale a valle di un percorso procedurale in grado di raccogliere fin dall’inizio gli indirizzi di interesse pubblico legati allo sviluppo delle aree - una modalità attuativa che diverse amministrazioni stanno testando e che potrebbe essere poi riproposta anche all’interno del nuovo PUG.
Introdotte inoltre nuove disposizioni per consentire piccoli ampliamenti agli impianti dedicati allo sport, inserendo previsioni urbanistiche che possano accompagnare progetti di ampliamento futuri legati anche ai finanziamenti del Pnrr, con un’attenzione particolare per le strutture indoor.
Queste nuove opportunità offerta dalla variante urbanistica chiudono un 2021 segnato da una importante ripresa del settore edile sul territorio riminese, legato soprattutto ad una forte incremento degli interventi di sostituzione edilizia, finalizzati al miglioramento della qualità architettonica e paesaggistica, dell’efficienza energetica e dell’adeguamento sismico del patrimonio edilizio esistente, senza consumo di nuovo suolo. Un’accelerata frutto da una parte delle agevolazioni introdotte a livello nazionale, dall’altra dalle opportunità introdotte nella variante al Rue approvata nella primavera scorsa dal precedente consiglio Comunale, che prevede una serie di incentivi volumetrici e fiscali per interventi di rigenerazione e riqualificazione sostenibile nei diversi comparti della città, dalla fascia turistica alle aree urbanizzate, fino alle aree agricole.
Tradotto in numeri, con l’applicazione delle nuove normative comunali dalla scorsa estate, sono stati oltre una trentina gli interventi di ‘sostituzione edilizia’ (molti in demolizione e ricostruzione) a cui se ne aggiunge un’altra decina, oggi pronti a partire. Questa ripresa trova conferma anche nell’aumento degli oneri di urbanizzazione riversati al Comune, che si stima a fine anno ammonteranno attorno agli undici milioni di euro, contro i 6 milioni inizialmente previsti.
In un anno ancora complicato a causa della pandemia, si può di tracciare un bilancio positivo rispetto alla ripresa di un comparto che ha attraversato per lunghi anni, anche prima della pandemia, una fase di profonda crisi e che oggi vive un momento di rilancio. Le nuove misure introdotte dall’Amministrazione negli ultimi mesi sono state il frutto di un lavoro fatto di concerto con le categorie e gli ordini e oggi ci riconsegna risultati importanti e tangibili, offrendo opportunità di sviluppo al settore e contribuendo alla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente in chiave sostenibile, evitando il consumo di nuovo territorio, incentivando la riqualificazione energetica e sismica e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Anche con l’ultima variante approvata in Consiglio pochi giorni fa si prosegue su questa strada concentrandoci su specifici comparti già edificati che non avrebbero altre possibilità di trasformazione in questa fase transitoria che porterà alla definizione del Piano urbanistico generale (Pug) o anticipandone alcuni contenuti. Il Pug rappresenta infatti la principale sfida che ci attende per il 2022, ma l’Amministrazione ha già avviato il lavoro, a partire ad esempio dall’analisi in corso sul comparto del centro storico. Nel PUG verranno affrontate in chiave di recupero e di rigenerazione qualitativa le grandi partite aperte sul territorio comunale, a partire dagli ambiti di rigenerazione come l’area della nuova Questura o quella intorno all’ex Mercato Ortofrutticolo in zona Celle; in tal senso, nel rispetto dei principi generali dettati dalla Legge regionale, affluiranno nel PUG anche le manifestazioni di interesse presentate nei mesi scorsi dai privati che avevano risposto all’avviso pubblico promosso per accompagnare la fase transitoria verso l’adozione della nuova strumentazione urbanistica. Sono tutte le proposte già oggetto di istruttoria da parte dell’Amministrazione, molte delle quali non erano conformi alle procedure previste dall’avviso pubblico e che dunque non avrebbero avuto seguito in fase transitoria. È intenzione di questa amministrazione comunale, sul PUG e su specifici interventi strategici di rigenerazione urbana, attivare forme di urbanistica partecipata, coinvolgendo residenti e cittadini sulla formazione degli indirizzi anche progettuali.