Ieri in II Commissione il dibattito sul bando per il servizio di sostegno educativo agli alunni disabili nelle scuole elementari e medie

Ieri pomeriggio la seconda commissione consiliare del Comune di Rimini ha svolto un'audizione aperta in Consiglio Comunale relativa al bando riguardante il servizio di sostegno educativo agli alunni disabili nelle scuole elementari e medie.
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Alla seduta erano presenti anche tutte le parti coinvolte dal bando, i dirigenti scolastici, i referenti delle cooperative, le associazioni dei genitori e gli educatori. Come noto, si tratta del bando pubblico previsto dalla legge attraverso cui il Comune di Rimini, su richiesta degli Istituti scolastici cittadini, individua il soggetto gestore attraverso il quale individuare gli educatori per le attività di integrazione e sostegno educati agli alunni disabili per le scuole elementari e medie.

“La seduta di ieri – commenta Gloria Lisi, Vice Sindaco con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini –, ci ha permesso ancora una volta di rimarcare alcuni punti cardine circa il tema. Il primo: rispetto la qualità dell'offerta educativa e la professionalità degli operatori non si fanno compromessi al ribasso, ma si punta, semmai all’innalzamento delle soglie qualitative, anche perché il Comune di Rimini andrà ad aumentare rispetto al 2013 l'investimento economico, in media un euro in più per alunno, e non certamente a risparmiare. Tutto ciò a garanzia di un impegno teso a valorizzare qualità del servizio e continuità progettuale pluriennale. Il secondo, sul welfare il Comune di Rimini impegna più del 40% del proprio bilancio e, nello specifico, investe ogni anno tre milioni e 350mila euro sul sostegno all'handicap nelle scuole. Se parametrassimo questo impegno estendendolo all’ambito nazionale, con ogni probabilità l’Italia sarebbe un Paese migliore riguardo la sensibilità e le soluzioni quotidiane da garantire a tutela dei soggetti più fragili e più deboli. Infine, il mio primo pensiero in questo momento è rivolto a tranquillizzare le famiglie degli alunni, perché abbiamo lavorato e stiamo continuando a farlo per essere pronti con il servizio degli educatori per il primo giorno di scuola. Mi piacerebbe però che su questo punto tutti ci sentissimo parte di una unica comunità. Purtroppo non sempre ho avuto questa sensazione, non sono queste le tematiche su cui sgomitare per avere visibilità politica, non sono questi i servizi su cui esiste un mio o un tuo, non sono questi i momenti dove ci si chiude nella propria parte. Su tutto deve esserci un interesse collettivo da difendere, un servizio pubblico da salvaguardare nel rispetto della legge, dei regolamenti, della trasparenza dei percorsi amministrativi e degli atti e  soprattutto e esclusivamente nell'interesse prioritario dei ragazzi e delle loro famiglie”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:02