I numeri della ricerca condotta dall’Università di Bologna sull’impatto degli eventi sportivi sul territorio

L’assessore allo sport Moreno Maresi: “Un'analisi che arriva a pochi giorni dal rapporto Siae e che conferma la centralità dello sport sul turismo e sull’economia della nostra città” .

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Le città investono in eventi sportivi per il forte legame tra il territorio e l’evento, il rebranding, la proattività degli organizzatori, il tasso di fidelizzazione e sugli effetti riguardanti l’ampliamento della stagione turistica. Sono questi i binari lungo i quali si muove la recente ricerca condotta dalla professoressa Laura Vici del Centro di studi avanzati sul turismo dell’Università di Bologna – Campus di Rimini in cui vengono esaminate alcune manifestazioni sportive di carattere agonistico che si tengono sul territorio regionale, studiandone l’impatto generale, i fattori che influenzano la riuscita della gara, il grado di soddisfazione dei partecipanti, la popolarità e il ritorno d’immagine che produce, l’importanza della destinazione, il peso della collaborazione tra gli organizzatori e le amministrazioni locali, i cambiamenti apportati dalla pandemia e alcuni sondaggi su aspetti specifici che possono apportare dei miglioramenti all’evento. In particolare, dei tre eventi analizzati, per quanto concerne il riminese, viene presa come caso di studio la Rimini Marathon, appuntamento sportivo di carattere nazionale e internazionale dedicato al podismo e comprendente diverse tipologie di gara, dalla maratona vera a propria alle corse dedicate alle famiglie e ai più piccoli, passando per il raduno nazionale degli ‘spingitori’ di carrozzine per disabili.

Entrando più nel dettaglio, dalla ricerca dell’Alma Mater Studiorum, risulta che la spesa mediana per gli escursionisti è di 206 euro, per i residenti di 178 euro e per i turisti di 316 euro, prendendo in considerazione dei capitoli di uscite che riguardano l’alloggio, la ristorazione, gli spostamenti, il merchandising, i souvenir, il vestiario e il costo dell’iscrizione. Nel budget è compreso anche il numero medio di persone che accompagnano il partecipante alla gara (1.3 per gli escursionisti, 1.7 per i residenti e 2.0 per i turisti). Sempre per quanto concerne il capitolo dell’impatto economico, la maggioranza dei partecipanti (76%) spende quanto previsto, il 16% meno di quanto preventivato mentre il restante 8% di più.

Dallo studio, inoltre, risulta molto incisivo l’aspetto della località scelta per lo svolgimento dell’evento e dunque della città di Rimini. Come viene scritto nella ricerca “Nella decisione se partecipare alla Rimini Marathon, i rispondenti hanno dato particolare rilevanza al fatto che la competizione si svolgesse a Rimini (4.4 su una scala da 1 a 5). I turisti sono risultati molto soddisfatti della destinazione (4.5 su una scala da 1 a 5). La messa in sicurezza del percorso è stata valutata 4.5 (scala 1-5)”. Il 72% degli intervistati, alla successiva domanda su un eventuale ritorno in vacanza a Rimini dà risposta affermativa (solo il 3% risponde negativamente), e l’86% si dichiara intenzione a tornare all’evento (solo l’1 dice di ‘no’).

Tra le tre categorie di partecipanti, il soggiorno medio di una notte si suddivide nella seguente maniera: 84% sceglie di dormire in un hotel/residence, l’8% presso amici/parenti, il 7% in strutture extra-alberghiere e l’1% in campeggio. Sempre relativamente al soggiorno, il 93% sta a Rimini, mentre il restante sette in altre località.

Sfogliando pagina e attenzionando la parte sull’identikit dei partecipanti, emerge che l’età media degli iscritti si aggira intorno ai 47 anni, con una prevalenza di uomini (76%) sulle donne (24%). Se consideriamo la loro provenienza, il 3% degli stranieri che fanno le valigie e vengono a Rimini per la corsa arrivano da Germania, Malta, Olanda, Repubblica di San Marino, Svizzera e Regno Unito. Il 67% sono emiliano-romagnoli.

I canali marketing più efficaci per la promozione della manifestazione sportiva risultano il passaparola – che incide per un totale del 30% - e i social media – che incidono per un 27%.

Rispetto ai periodi pre-Covid il 28% dei podisti dichiara di aver preso parte a meno gare nel 2022, il 53% di aver partecipato in media allo stesso numero di gare e il 19% a più competizioni.

“L’analisi statistica effettuata dall’Unibo ci restituisce una nitida fotografia sulle importanti ricadute che gli eventi sportivi hanno sull’economia e sul turismo del nostro territorio, con effetti a cascata che toccano il mondo ricettivo, la ristorazione e in generale la vitalità e l’attrattività della città. Spicca in particolare il fatto che il 72% degli intervistati, dopo aver partecipato all’iniziativa, pensa di tornare a Rimini in vacanza. Un dato che ci dice che l’evento funziona non soltanto nell’arco delle giornate in cui si svolge, ma che ha delle ricadute sull’intero brand della città - commenta l’assessore allo sport del comune di Rimini, Moreno Maresi -. La forza di queste manifestazioni si nasconde infatti nella loro capacità di richiamare e attrarre nuovi turisti, superando i confini del ‘calendario’ che le riguarda”.

“Il report non fa che rafforzare quanto già evidenziato pochi giorni fa dal rapporto annuale Siae 2021 che posizionava la Provincia di Rimini in cima alla classifica nazionale per numeri di spettatori ad eventi dello spettacolo e sportivi in rapporto alla popolazione – continua l’assessore -. Tutti numeri che consolidano la nostra convinzione sulle necessità e sull’importanza di investire sul ruolo dello sport nella dimensione cittadina, quale volano di sviluppo e di crescita del territorio”.

“Questo sabato, 3 dicembre, inoltre, Rimini ospiterà la cerimonia di premiazione FIM Awards 2022 dei protagonisti della stagione motociclistica, un’importantissima vetrina per la nostra città che ci conferma la vitalità sportiva del riminese e della sua assoluta centralità nel panorama turistico e promozionale”, conclude Maresi. 

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Ultimo aggiornamento

29/11/2024, 00:10