Agli intervenuti, fino ad esaurimento scorte, sarà fatto omaggio del bellissimo libro d’arte di Pier Giorgio Pasini e Giordano Viroli, "Le sculture di Elio Morri".
Vittorio D’Augusta, artista, scrittore e critico, è docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Rimini ed è stato Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, dove ha insegnato fin dal 1979. Nato a Fiume nel 1937, dal 1948 risiede a Rimini. Dalla sua amata città natale, che nell'arco di un secolo è stata asburgica, dannunziana, italiana, titina e croata, e da Rimini, città dalle profonde trasformazioni, ha tratto l'attitudine a rifiutare la rassicurante stabilità delle teorie definitive e a considerare valore l'elasticità del pensiero "mobile", capace di attraversare ipotesi contraddittorie.
Esordisce in campo artistico negli anni '60, unendo all'interesse per la pittura l'impegno culturale e politico tipico di quell'epoca. Nel decennio successivo approda ai movimenti europei della concettualità analitica. L'attività di questo periodo è documentata in Empirica, al Museo Castelvecchio di Verona (1975) e in Astratta: Secessioni astratte in Italia dal dopoguerra al 1990, a Palazzo Forti di Verona a cura di Giorgio Cortenova e Filiberto Menna. In questo ambito, in bilico tra pittura e spazialità sensibile, opera installazioni ambientali, esponendo in importanti rassegne tra cui: Le designazioni del senso, presso la Loggetta Lombardesca di Ravenna (1978); Metafisica del quotidiano, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna (1978); Pittura/Ambiente al Palazzo Reale di Milano (1979); Materiale delle Arti al Castello Sforzesco di Milano; Nuova immagine al Palazzo della Triennale di Milano (1980) a cura di Flavio Caroli. Con il gruppo dei "Nuovi Nuovi", teorizzato da Renato Barilli espone in prestigiose sedi, come il Palazzo dell'Esposizioni a Roma, la Palazzina di Parco Massari a Ferrara, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Torino. È presente nel 1985 ad Anni Ottanta presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna e, nel 1986, ad Aspetti dell'Arte Italiana 1960/1980 (Francoforte, Berlino, Hannover, Bregenz, Vienna. Nel 1995 la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna gli dedica una vasta personale con testo in catalogo di Dede Auregli, che testimonia questa fase di ricerca con quadri di grandi dimensioni tra minimalismo e sensibilità lirica. Claudio Spadoni, che già nel 1983 lo aveva inserito in Critica ad Arte, a cura di Achille Bonito Oliva, al Palazzo Lanfranchi di Pisa, lo invita nel 2000 alla Quadriennale di Roma.
Tra le collettive recenti più importanti, Opera al Nero (Ancona, Mole Vanvitelliana, 2004) a cura di Marisa Vescovo, Nuove Acquisizioni (Ravenna, Museo della città, 2006) a cura di Claudio Spadoni, Elogio della Figura (Cesena, Palazzo del Ridotto, 2007) a cura di Marisa Zattini e Antonio Paolucci. Nel febbraio 2006 ha presentato con Alessandro Giovanardi la mostra Picasso. Ceramiche e incisioni: la sezione incisoria della celebre esposizione è ora in mostra alla III Edizione della Biennale del Disegno di Rimini.
“I Maestri e il Tempo”, si svolge in collaborazione con l’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE di RIMINI ed è RICONOSCIUTO dal MIUR ai fini della FORMAZIONE del PERSONALE DOCENTE.