riprendono martedì gli ormai consueti appuntamenti con la rassegna della cineteca
Data di pubblicazione
Con la presentazione di Miro Gori, 'Cinema, storia e didattica: un'introduzione', avrà inizio venerdì 7 marzo prossimo il primo i quattro appuntamenti di marzo della rassegna del venerdì, che va sotto il titolo 'I film e la storia: cronache italiane', riconosciuto quale attività di aggiornamento per insegnanti, ma comunque rivolti e aperti all'intera cittadinanza.
Le proiezioni avranno luogo, con inizio alle ore 16,00, nella sala della Cineteca in Palazzo Gambalunga:
il 14 marzo verrà proiettato Il sorpasso di Dino Risi (Italia 1962, 108'); il 21 Così ridevano di Gianni Amelio (Italia 1998, 124'); il 28 La dolce vita di Federico Fellini (Italia 1960, 173')
Cinema e storia contemporanea: il boom economico
Il rapporto del cinema con la storia può essere declinato in molti modi. Anzitutto, il cinema può risultare, se adeguatamente interrogato, uneccellente fonte documentaria per la storia contemporanea. Non solo. Il cinema, oltre alluso che ne possono fare gli specialisti, si rivela un ottimo ausilio per la didattica della storia. Come è stato più volte affermato, il nuovo medium novecentesco parla simultaneamente alla sfera cognitiva e alla sfera emotiva. Dunque può suscitare lattenzione e stimolare interessi con maggiore efficacia di un testo scritto.
È da tempo che in Italia, soprattutto per la buona volontà degli insegnanti, il cinema serve linsegnamento della storia. La breve rassegna proposta, dedicata al cosiddetto miracolo economico italiano (la definizione è di un autorevole quotidiano inglese), intende mostrare come il cinema nazionale abbia rappresentato questo periodo cruciale della storia patria. Sono un gran numero i film dellepoca che vi fanno riferimento. Soprattutto la commedia italiana che attingeva a piene mani i suoi soggetti dalla realtà risulta un potente affresco epocale. Non basta. Anche grandi drammi e melodrammi. Un solo esempio: Rocco e i suoi fratelli di Visconti costruito sul tema dellimmigrazione interna. E capolavori difficilmente riconducibili a un genere come La dolce vita di Fellini o Il deserto rosso di Antonioni. Ma il film, unanimemente riconosciuto come più rappresentativo, è Il sorpasso di Risi. Proprio col Sorpasso inizia il presente ciclo che si chiude con La dolce vita. In mezzo Così ridevano di Amelio. Che propone a differenza degli altri due film che sono contemporanei a i fatti narrati - uno sguardo retrospettivo sul tema dellemigrazione interna. I film saranno singolarmente introdotti e preceduti da una relazione generale sul rapporto cinema e storia con particolare attenzione agli aspetti didattici della vicenda.