I comuni contro la legge finanziaria

Dalla discussione, introdotta dal Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli e da una relazione del Coordinatore dell'Area Economico-Finanziaria del Comune di Rimini l'introduzione ai lavori
Data di pubblicazione
Si è svolto questa mattina, presso la Sala dell'Arengo in piazza Cavour, un incontro sul tema 'Proposta di Legge Finanziaria e sua ricaduta sui bilanci degli enti locali', promosso da Anci, Upi e Comunità Montane della provincia di Rimini. Sono intervenuti all'incontro numerosi amministratori in rappresentanza dei Comuni della provincia di Rimini, rappresentanti delle Categorie Economiche e delle Organizzazioni Sindacali e del Volontariato. Dalla discussione, introdotta dal Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli e da una relazione del Coordinatore dell'Area Economico-Finanziaria del Comune di Rimini, Dottor Gabriele Burnazzi, è emersa unanime la richiesta al Governo da parte degli enti locali di essere messi in grado di partecipare al rilancio dello sviluppo con investimenti funzionali ad interventi infrastrutturali, per l’ambiente e per il sociale, prevedendo un particolare sostegno ai Comuni minori e ridefinendo responsabilmente il Patto di stabilità interno. Negli ultimi anni- è stato detto dagli amministratori locali durante l'incontro- le autonomie territoriali hanno subito tagli e diminuzioni delle risorse trasferite, rispettando però il Patto di stabilità ed il pareggio dei bilanci. La compartecipazione e la corresponsabilità di tutti i livelli istituzionali sono necessarie per il raggiungimento di obiettivi strategici per la collettività. Al contrario- ha ribadito l'assemblea- la proposta di legge finanziaria 2003 prevede tagli inaccettabili ai trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali, introduce vincoli centralistici alla loro politica di entrata e di spesa, attiva unilateralmente la riforma fiscale per la parte statale (revisione delle aliquote IRPEF), rinvia ancora una volta la definizione dei meccanismi strutturali del federalismo fiscale. Colpire i trasferimenti e l’autonomia di entrata e di spesa degli enti locali e delle regioni significa ledere pesantemente i diritti, gli interventi e i servizi di un moderno e solidale Stato Sociale. Gli amministratori degli enti territoriali della Provincia di Rimini hanno espresso quindi un giudizio fortemente negativo sull’impianto della proposta di legge finanziaria per il 2003. La manovra presentata dal Governo comporterà, in particolare per gli enti locali, circa 1,7 miliardi di euro in meno per le finanze dei comuni e delle Province accompagnata, tra l’altro, da un blocco dell’autonomia impositiva degli enti locali e delle Regioni, dalla riduzione dei trasferimenti statali, dalla mancata copertura del costo del personale e dal blocco delle assunzioni. Le autonomie locali riminesi sottolineano l'importanza di potere contare su: 1. La riconferma delle risorse trasferite nel 2002, maggiorate del tasso di inflazione, unitamente ad una piena autonomia per le imposte e le addizionali proprie degli enti territoriali. 2. Concordando per un aumento della compartecipazione IRPEF quale avvio al superamento del sistema dei trasferimenti, la garanzia che le modifiche delle aliquote IRPEF a cui gli enti locali compartecipano, unitamente alle addizionali, abbiano una compensazione – in trasferimenti e compartecipazioni – per fronteggiare il previsto minor gettito IRPEF. 3. La previsione della neutralità dell’IVA per gli enti locali. E’ una palese ingiustizia l’esborso crescente di IVA da parte di enti che non possono recuperarla, così come già avviene per le imprese private. 4. La ridefinizione del Patto di stabilità per superare norme paralizzanti. Prevedendo verifiche a livello dell’intero 'comparto degli enti locali', applicando gli stessi parametri e criteri che l’Italia deve rispettare per il Patto di stabilità europea. Il Governo non può pretendere che gli enti locali affrontino l’aumentato tasso di inflazione e i costi del contratto nazionale con meno risorse e con un livello di spesa pari a quello del 2001. 5. Il consolidamento del Fondo nazionale per le politiche sociali (Legge n. 388 del 2000). Gli amministratori intervenuti hanno dunque invitato il Governo e tutte le componenti politiche del Parlamento ad accogliere le suddette proposte nell'interesse delle comunità locali.

I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla direttiva comunitaria 2003/98/CE e dal d.lgs. 36/2006

Comune di Rimini
Piazza Cavour 27 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704111
PEC protocollo.generale@pec.comune.rimini.it 
P.iva 00304260409

URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - FRONT OFFICE
Piazza Cavour 29 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704704
Email: urp@comune.rimini.it

 

Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:21