I capolavori a restauro: avviate le prime fasi di studio su la “Pietà” di Giovanni Bellini

L’intervento sostenuto dalla Fondazione Venetian Heritage onlus

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Sono iniziate in queste giorni le prime fasi di studio sull'opera di Giovanni Bellini, Pietà. Cristo morto con quattro angeli (databile al 1470-75 circa) capolavoro del Museo della città di Rimini, nonché somma opera pittorica del celebre maestro veneziano.

Queste prime fasi di studio, autorizzate dalla competente Soprintendenza, rappresentano i passaggi preliminari alla redazione del progetto di intervento di restauro e vedono il Comune di Rimini avvalersi del sostegno della Fondazione Venetian Heritage, il cui intento è quello di salvaguardare, promuovere e restaurare l’immenso patrimonio di arte veneta. La Fondazione, impegnata da oltre 25 anni in una ampia attività filantropica e di promozione culturale, sarà partner dell’Amministrazione comunale donando alla città un progetto di ampio respiro, che prevede che al restauro si accompagni una importante attività di valorizzazione dell’opera del Maestro veneziano.

In questi giorni i restauratori del Laboratorio CBC di Roma in collaborazione con i diagnosti di Star-test, stanno conducendo una prima campagna di indagini non invasive con tecniche di riflettografia a infrarosso, radiografia, fluorescenza ultravioletta e XRF. L'obiettivo di queste indagini è quello di esplorare la tecnica esecutiva, quindi il disegno preparatorio e la tavolozza dei pigmenti utilizzata dall'artista e verificare lo stato di conservazione dell'opera. Sulla base degli esiti delle indagini, sarà redatto il progetto di restauro da sottoporre alla Soprintendenza. 

“Dopo l’avvio del progetto che consentirà di dare nuovo splendore al timpano del Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, al centro di un protocollo d’intesa tra Comune e Diocesi di Rimini, prende forma quindi un altro eccezionale momento di studio e approfondimento per  la valorizzazione di uno dei gioielli della pittura rinascimentale che il nostro museo ha la fortuna di custodire – commentano il Sindaco Jamil Sadegholvaad e l’assessore alla cultura Michele Lari - Un’operazione possibile grazie al coordinamento e alla supervisione della Soprintendenza e al sostegno di una fondazione di grande valore quale Venetian Heritage, che ci sta accompagnando sin da queste prime fase preliminari, a testimonianza delle potenzialità del rapporto pubblico privato per la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. Un progetto dunque che si inserisce in un più ampio percorso di recupero dei nostri gioielli artistici, per dargli nuova luce, la luce vera con cui la videro i nostri antenati”.

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Ultimo aggiornamento

28/03/2025, 10:52