Gli incidenti stradali a Rimini

Data di pubblicazione
Una sensibile riduzione nel numero di incidenti (- 5 per cento) e dei feriti rispetto al 2003; la conferma del decremento di sinistri negli incroci a raso, nei pressi delle rotatorie stradali, nelle zone dove si è proceduto a una riorganizzazione della circolazione; un aumento della mortalità sulle strade principali pur registrando una diminuzione delle vittime rispetto all’anno 2000. Questi gli elementi salienti del Bollettino annuale degli incidenti stradali 2004, redatto dall’Ufficio Statistica del Comune di Rimini. In esso vengono analiticamente riportati e elaborati i dati riferiti a tutti i sinistri rilevati lo scorso anno sul territorio comunale (650 chilometri di rete viaria complessiva di cui 328 chilometri di strade urbane) da Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia Stradale. Un lavoro importante non solo dal punto di vista statistico; approfondimenti e comparazioni sono particolarmente utili per verificare l’efficacia degli interventi di miglioramento e definire le aree che prioritariamente necessitano di soluzioni. Nel 2004 sono stati 2588 gli incidenti stradali nel Comune di Rimini contro i 2720 rilevati l’anno precedente e i 2717 registrati nel 2002. Cala anche il numero di feriti: 2446 contro i 2474 del 2003 e i 2489 del 2002. Sono numeri da rimarcare perché per la prima volta dal 2001 vi è una contrazione nel numero di sinistri e di persone riportanti lesioni. Di converso nel 2004 le vittime sono state 23; un netto decremento rispetto alle 29 registrate nel 2000 ma 5 di più rispetto al 2003. Undici sono stati i decessi su veicoli a due ruote e 6 le vittime di investimenti mortali. Al di là di ogni considerazione statistica generale- ogni anno si registrano a Rimini aumenti medi di circa 2000 veicoli per un parco ciclomotori e motocicli che ammonta già oggi a oltre 20 mila mezzi- v’è da rimarcare come questo dato indichi una precisa direzione di lavoro nella riqualificazione della rete viaria principale urbana e extraurbana sulla quale insiste la quasi totalità degli incidenti mortali: è necessario sempre di più privilegiare negli interventi di riqualificazione, manutenzione straordinaria e riorganizzazione della circolazione la sicurezza stradale e la tutela delle categorie che compongono gli ‘utenti deboli’ della strada (in primis pedoni e ciclisti). Così come per la parte degli attraversamenti pedonali, specie nella zona mare nei mesi estivi, bisogna sempre più mettere in atto iniziative di controllo le quali- insieme a campagne educative per il rispetto del Codice della Strada- siano da fermo deterrente alla voglia di spingere sull’acceleratore in zone particolarmente frequentate. Strade e intersezioni Dal rapporto statistico 2004 emerge come non cambi molto la localizzazione dei sinistri che vede sempre le stesse strade, principalmente statali e provinciali extraurbane e relative intersezioni, detenere il primato della pericolosità, anche se con qualche distinguo. Ad esempio peggiora sensibilmente il dato sulla Via Emilia (da 22 incidenti a 40) e migliora invece quello di Via Marecchiese che vede i 65 incidenti del 2003 ridursi a 39. La S.S.16 rimane costantemente in prima posizione, anche se si deve registrare una diminuzione di 64 sinistri nei tratti rettilinei. Nel dettaglio i sinistri per area di circolazione scendono a 1257 contro i 1349 del 2003 e i 1393 del 2002; i feriti passano dai 1250 del 2002 ai 1117 del 2004 e le vittime aumentano passando dalle 11 del 2003 alle 12 del 2004 (13 nel 2002). La Ss16 rimane in vetta per gli incidenti stradali, seguono via Emilia, via Marecchiese (dai 55 del 2003 ai 39 del 2004), via Coriano (da 23 a 30 sinistri), viale Regina Elena (da 27 a 30), via Coletti (da 18 a 24), Superstrada San Marino (da 24 a 23 ma con un calo di feriti, da 30 a 25 e nessun decesso contro i 3 del 2003), viale Regina Margherita (da 35 a 23). Il maggior numero di incidenti che vede i ciclisti coinvolti avviene lungo la S.S. 16 con 14 casi, a seguire la Marecchiese e Via della Fiera con 5, Lagomaggio e Tripoli con 4. La SS16 è la strada sulla quale si è verificato il maggior numero di incidenti mortali, tre; cifra che raddoppia se si considerano le strade facenti parte della stessa area di pertinenza. A dimostrazione che la Statale ‘Adriatica’- sulla quale anche nel 2004 si è consumato un quarto dei sinistri con vittime rilevati a Rimini- resta il problema numero 1 della sicurezza stradale sul territorio comunale. Per quanto riguarda gli incroci si passa dai 1371 sinistri del 2003 ai 1331 del 2003. L’incrocio tra via Nuova Circonvallazione/ Superstrada San Marino/ viale della Repubblica continua a essere quello più incidentato e quello con il più alto indice di lesività (numero di feriti ogni mille sinistri). Nelle intersezioni durante il 2004 i feriti sono passati da 1280 a 1329. Ora, giorno, condizioni meteorologiche Le variabili che possiamo considerare nella disamina degli accadimenti sono molteplici; alcuni dati se opportunamente incrociati forniscono una attendibile indicazione di massima sulle condizioni che maggiormente rappresentano un fattore di rischio potenziale per la circolazione stradale. Così ad esempio i luoghi in relazione agli orari giornalieri, alla stagione, alle condizioni meteo o di visibilità. In relazione agli aspetti temporali si può dedurre che nell'arco dell'intero anno gli orari maggiormente a rischio incidente sono quelli che coincidono con l’uscita dal primo turno di scuola e di lavoro (dalle 12 alle 13) e verso le 19; l'indice di lesività invece, che è il rapporto tra numero di feriti e numero di incidenti, è più elevato alle 20 di sera e all'una di notte. Gli incidenti mortali hanno invece un nesso di casualità, anche se è vero che la frequenza ne accentua la probabilità; in effetti è nella seconda metà del pomeriggio ( dalle 16 alle 19) che si sono registrati più decessi, ma è altresì vero che nel 2003 tale fascia oraria è stata quella col minor numero di casi. La tesi della non prevedibilità nel tempo dell'evento fatale si basa sul monitoraggio dei valori che mostrano una fluttuazione continua. Gli interventi 1/Le rotatorie Per quanto riguarda le 15 rotatorie stradali realizzate in questi ultimi anni nel Comune di Rimini- soprattutto nel reticolo stradale urbano nel quale gli snodi viari presentavano punti di conflitto per il diritto di precedenza- in generale vi è stata una riduzione del numero di incidenti e delle lesioni riportate dai coinvolti. Complessivamente in queste intersezioni dal 2000 ad oggi i sinistri sono passati da 79 a 67, i feriti da 88 a 46 e le vittime da 3 a 0. Particolarmente rimarchevoli i risultati ottenuti dalla rotatoria in via Tolemaide/ via Obsoleto/ via Solarolo (si passa dai 17 incidenti del 2000 ai 4 del 2004 e dai 24 feriti del 2000 ai 2 del 2004) e da quella in via Flaminia/ via Flaminia Conca/ viale Pascoli (si passa dagli 11 sinistri del 2000 ai 4 del 2004). Questo grazie ai molteplici e innegabili vantaggi apportati dalle rotatorie stesse, primo fra tutti la riduzione della velocità che normalmente si assume in prossimità di queste, oltre ad una migliore fluidificazione del traffico; non a caso infatti il “point-rond” non prevede tempi morti poiché impegna costantemente lo spazio stradale con veicoli in transito. I punti critici della rotatoria potrebbero essere visti forse solo nella difficoltà dei pedoni ad attraversare la sede stradale in prossimità dell’anello, cosa che nella pratica viene evitato predisponendo attraversamenti fuori dall'orbita, nei tratti stradali che lo precedono. Gli interventi 2/La regolamentazione della circolazione La regolamentazione delle circolazione sulle vie delle zone residenziali quali Marina Centro e via Acquario ha prodotto un sensibile decremento dei sinistri. In modo particolare il monitoraggio successivo all’intervento ha messo in evidenza una significativa riduzione degli incidenti a Marina Centro dove nelle intersezioni si passa dai 107 sinistri del 2000 ai 55 del 2004 (- 48 per cento). In via Nazario Sauro si passa, nello stesso periodo temporale, da 13 incidenti a 1. Una verifica relativa a tutte le vie di Marina Centro, comprese quelle esterne alla zona riorganizzata, evidenzia un calo complessivo dei sinistri del 32,2 per cento. La zona di via Acquario, riorganizzata nel corso del 2004, conferma il trend di riduzione registrato a Marina Centro e nelle zone dove si era intervenuti in precedenza: - intersezione via Acquario/via Ariete da 13 incidenti con 16 feriti dell’anno 2000 si passa a un incidente e 2 feriti (anno 2004) - intersezioni via Ariete/via Covignano e via Ariete/via della Fiera si passa dai 6 incidenti con 6 feriti del 2000 agli 0 incidenti e 0 feriti del 2004.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:15