Giovanni Ciucci "Attraversamenti. Arte Suono Teatro"

Venerdì 29 dicembre giunge all'ultimo appuntamento per l'anno 2017 FRONTESPIZIO3. Piccola rassegna di libri nuovi : alle ore 17.30 presso il Museo della Città di Rimini sarà presentato il libro di Giovanni Ciucci "Attraversamenti. Arte Suono Teatro".
Data di pubblicazione

Il saggio ATTRAVERSAMENTI (a cura e con postfazione di Marisa Zattini, introduzione Giovanni Ciucci, Editore Il Vicolo - Divisione Libri Cesena2017, illustrato con opere dell'Autore) si sviluppa lungo un'accurata analisi della dimensione collaborativa riscontrabile in determinate esperienze d'arte, che si sono susseguite sin dal primi decenni del Novecento a partire dalle performance futuriste e dadaiste fino ad arrivare ai giorni nostri. 

GIOVANNI CIUCCI quale artista e teorico dell’arte ha già avuto modo in passato di concentrarsi su queste tematiche attraverso diverse pubblicazioni. In questa occasione si sofferma sul significato di rapporto e sulle dinamiche che si instaurano tra gli interlocutori nel corso di laboratori d'arte sperimentali, compresi quelli di sua ideazione dal titolo PLAY. Questo rapporto viene testimoniato sia come categoria teorica sia come prassi metodologica, dunque da un lato quale riflessione sull'esperienza laboratoriale attuata e dall'altro come ricerca costante volta al raggiungimento di un'efficace pratica collaborativa.

L'analisi si occupa inoltre delle diverse tipologie operative adottate da quegli autori interessati alla creazione di esperienze d'arte collaborative aperte al contributo del pubblico, al fine di rendere chiaro al lettore come le specifiche opzioni di interazione possano rivelare le effettive libertà di azione concesse ai partecipanti. Nonostante alcuni eventi d'arte offrano nominalmente allo spettatore l'opportunità di entrare a far parte di un'esperienza partecipativa, sorta di espediente per emanciparlo sul piano percettivo e produttivo, Ciucci preferisce invece ripensare su nuove basi questa possibile coappartenenza. L'autore intende riannodare un legame con il pensiero speculativo, secondo il quale recettività e attività vanno riconosciuti come insiti in ogni operare umano, dunque originariamente inscindibili. In questo senso, è possibile ridisegnare e sottolineare l'importanza della valorizzazione dell'apporto personale, della libertà di gestione del singolo interlocutore chiamato ad intervenire nel laboratorio d'arte. In vista di una riformulazione del concetto e del ruolo di spettatore vengono pertanto attraversati ambiti creativi diversi, ora resi tra loro comunicanti come: arte, suono, teatro.

GIOVANNI CIUCCI nato a Ravenna nel 1965, completa la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti, seguendo le lezioni di Massimo Pulini, e sin dagli esordi si occupa contemporaneamente sia alle arti visive che alla musica. Al fine di coniugare tali linguaggi si dedica alla realizzazione del cd-rom multimediale Interferenze (1998). In ambito musicale fonda la band Brain Boozers, con la quale pubblica due albums intitolati Way Out? (1995) ed E-Zone (1998), muovendosi in territori sonori tra il noise-hardcore ed ambientazioni elettronico-industriali. Restio ad adottare un approccio univoco nell’indagare l’influenza reciproca che intercorre tra il canale visivo e il flusso sonoro, intraprende quindi ulteriori direzioni musicali curando personalmente sia realizzazioni sonore che video. Parallelamente si dedica alla composizione di musica specificatamente pensata per sonorizzare eventi d’arte e multimediali, crea infatti ambientazioni sonore che andranno ad integrare le proprie installazioni visivo-sonore: Continui Spostamenti (2010), Perimetri (2011), In esistenza (2013), ConTESTI (2015). A partire dal 2010 elabora un laboratorio sperimentale denominato Play, attraverso il quale l’artista predispone una serie di ‘interventi’ allo scopo di coinvolgere altri musicisti a parteciparvi attivamente, seguendo un percorso di interazione che si completa con la performance dal vivo in spazi espositivi e in teatro. Attraverso questa serie di laboratori si diramano investigazioni incentrate sul ricorso a video animazioni, fonti luminose, sonorità prodotte da chitarre elettriche e multimedia. La realizzazione più recente è intitolata Play # 3 (2013). Conseguentemente a questo tipo di operazione artistica Ciucci pubblica inizialmente il testo Transitività e transitorietà (“Zeta”, Campanotto Ed., 2011) che chiarisce le linee teoriche alla base di tali esperienze laboratoriali e performative.
Conseguentemente alla realizzazione di questi laboratori l'artista realizza diversi video, in seguito accolti dall’Archivio Ricerca Visiva (AR.RI.VI) di Milano, che lo invita ad esporre nei suoi spazi ed a presentare in anteprima la performance Linee di chitarra (2012). L’interesse manifestato dall’artista per il legame che intercorre tra arti visive e sonorità si evince anche dai testi pubblicati su riviste d’arte, in merito ad artisti che hanno adottato entrambi i linguaggi. Mantiene negli anni una regolare attività di saggista e teorico dell’arte con riviste del settore. Nel 2014 pubblica il libro Perimetri dell’arte (Il Vicolo Editore). Collabora attualmente con la rivista Graphie.


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Frontespizio
"Come la prima pagina interna, che di un libro fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, questa rassegna vuole accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi. L'etimo della parola "frontespizio" (dal tardo latino frontispicium, composta di frons, frontis ‘fronte’ e del tema di specĕre ‘guardare’), evoca l'atto di guardare un volto, che restituisce la conoscenza delle principali espressioni e dei caratteri peculiari di una persona. Anche queste presentazioni ci faranno incontrare il volto di un libro e insieme quello del suo autore. Presentare equivale anche a declinare al presente, al qui e ora, gli infiniti argomenti legati all'arte della scrittura.La presenza in sala dell'autore è dunque un'occasione per collocare il pubblico in una inedita postazione, aggiuntiva rispetto alla lettura del libro. Conoscere le premesse dalle quali quel testo nasce, gli intenti dai cui lo scrittore è partito per costruirne l'impalcatura, offre un importante arricchimento di senso. Quando si diffuse il termine italiano "Frontespizio", agli inizi del XVII secolo, le pagine di apertura di un libro contenevano, oltre ai nomi e ai titoli, anche un'architettura di immagini: colonne e timpani, figure allegoriche e oggetti simbolici erano disegnati e incisi a decorazione e viatico di quelle porte d'ingresso al testo."
Massimo Pulini


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Museo della Città "Luigi Tonini", via Luigi Tonini n.1 -Rimini
Venerdì 29 dicembre 2017, ore 17.30
Ingresso libero
info 0541 793851


Tutto il programma su

http://www.museicomunalirimini.it/agenda/pagina968.html

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:46