Sabato 12 febbraio l'incontro-testimonianza col filosofo Stefano Zecchi.
Si sono svolte questa mattina per il “Giorno del Ricordo” le celebrazioni per la cerimonia alla Biblioteca di Pietra sul molo di Rimini, realizzata dall’estro dell’artista riminese nato a Fiume Vittorio D’Augusta, presente come ogni anno alla cerimonia. Il monumento, composto da trenta opere letterarie il cui titolo e autore è ora inciso su targhe in ottone posizionate sui grandi blocchi di pietra d’Istria, è aperto da un leggio musicale che si protende verso il mare, per sottolineare con la semplicità e la leggerezza il rispetto dei luoghi.
Alla cerimonia, svoltasi in forma ristretta, erano presenti la vicesindaca Chiara Bellini, il capo di gabinetto della Prefettura, Immacolata Delle Curti, insieme a Gianni Ruzzier, rappresentante Unione degli Istriani, Monica Paliaga, rappresentante Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, l'artista Vittorio D’Augusta e altri rappresentanti delle tre associazioni presenti a Rimini che rappresentano gli esuli - “Unione degli Istriani”; “Ass.ne Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia” e “Comitato 10 Febbraio”.
Una celebrazione organizzato, in stretta sinergia con l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea di Rimini e il progetto di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini, con l’obiettivo di fare della memoria delle foibe e dell’esodo istriano dalmata un’occasione di conoscenza storica, per tenere aperto il confronto fra le differenti memorie, ed evitare ogni forma di rimozione e strumentalizzazione.
“E’ un luogo dell’anima - sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad - perché sta all’esatto centro di una contraddizione: la montante possanza dell’infinito e la scheletrica fragilità dell’umano. Poteva stare solo lì, la ‘Biblioteca di Pietra’, straordinaria opera, partorita dalla mente e dalle mani di Vittorio D’Augusta. ‘Site specific' si direbbe nel linguaggio specializzato dell’arte. Ma quel leggio musicale e quelle targhe sono qualcosa di molto di più e di molto differente rispetto a qualsiasi altra installazione. Per noi, cittadini di questa parte di Adriatico, si tratta di una presenza discreta lungo il cammino di un rito periodico: ci passi di fianco, ti fermi a leggere nomi di scrittori e poeti, alzi lo sguardo e sbirci quel filiforme disegno nero che si oppone al mare. E guardi. In basso, davanti, oltre. C’è la storia.”
“Oggi, come un anno fa, come negli anni scorsi - dichiara la vicesindaca Chiara Bellini - siamo insieme per ricordare una parola bellissima e le persone che l'hanno onorata, tutelata, annaffiata con le loro esistenze. Quella parola è ‘Ricordo’: dal latino ‘re’ che significa ‘indietro’ e ‘cor’ che vuol dire ‘cuore’. Dunque, un tuffo al cuore e nel cuore. Un riferirsi ai sentimenti, alla memoria, alle vicende passate non solo nostre, consapevoli che solo non disperdendo questo patrimonio potremo progettare un futuro libero. Questa mattina siamo stati al porto di Rimini per una cerimonia istituzionale sobria, contraddistinta da un silenzio rotto solo dalla presenza della “Biblioteca di pietra”, un monumento che parla e può crescere anno dopo anno, insieme ai racconti e ai ricordi che ci tramandiamo. Il Comune di Rimini dedica le pagine di questo libro sulla pietra agli esuli istriani, fiumani, dalmati e alle vittime dei conflitti di confine e delle foibe.”
Gli eventi previsti nel pomeriggio
Le celebrazioni del Giorno del Ricordo proseguono anche oggi pomeriggio alle ore 17, nella Sala della Cineteca. Un momento dedicato alle fonti per la storia e alle parole e visioni dell’arte, che possono aprire nuovi varchi di comprensione, grazie alle tessiture dell’immaginazione e della creatività. All’incontro saranno presenti la Vice-Sindaca Chiara Bellini e Monica Paliaga, Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in rappresentanza delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani Dalmati.
Sarà Oriana Maroni, presidente dell’Istituto storico di Rimini a presentare il progetto del Bando “Esodo. Dal confine orientale a Rimini”, curato insieme alla Biblioteca Gambalunga, per raccogliere diari, appunti, lettere, fotografie e testimonianze sugli esuli istriani fiumani, dalmati, giunti nel territorio riminese, con l’obiettivo di creare un archivio da conservare presso la Biblioteca civica Gambalunga, per favorire e sollecitare nuovi studi e ricerche, e progettare percorsi didattici. Il progetto è realizzato con la collaborazione Comune di Rimini, Attività di Educazione alla Memoria, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, del Comitato 10 febbraio e dell’Unione degli Istriani - Libera Provincia dell'Istria in Esilio.
“La pittura è un linguaggio perturbante, è un territorio di libertà, un’area di manovra per sguardi introspettivi”. Sono parole di Vittorio D’Augusta, l’artista riminese di origine fiumane, che da anni si è riavvicinato alla sua città d’origine, per riconoscerla e riconoscersi attraverso la pittura.
Ne parlerà nel dialogo intervista dal titolo “La memoria, l’arte, la memoria dell’arte” con Chiara Bellini e Oriana Maroni, che precederà l’inaugurazione, alle 18.30 della sua installazione intitolata “Ti verrà dietro la città”, ispirata da un verso di Costantino Kavafis (Galleria dell’Immagine). La ricerca di Vittorio D’Augusta nei labirinti della sua memoria si trasforma in un domandarsi su ciò che ognuno porta con sé nell’esilio, sull’altrui e nostro dolore. Diviene l’immagine di ogni migrazione o esilio.
L’esposizione sarà visitabile fino al 20 febbraio 2022, tutti i giorni dalle ore 16 alle 19.
Ai partecipanti verrà fatto omaggio dell’opuscolo pubblicato a cura dell’Istituto storico e del Comune di Rimini, dedicato alla “Biblioteca di Pietra”, l’installazione ambientale ideata da Vittorio D’Augusta e fatta eseguire dal Comune di Rimini sulla diga del porto, per la Giornata del Ricordo 2014. Un segno e un desiderio di pacificazione affidato alle parole della lettura e della poesia, dedicato dai riminesi “agli esuli istriani fiumani dalmati, alle vittime dei conflitti di confine e delle foibe” dell’Alto Adriatico “area plurale di lingue tradizioni genti diverse”.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, richiesto Green Pass - Sarà possibile seguire l'incontro anche in diretta streaming sul canale youtube dell'Istituto Storico Rimini.
Incontro-testimonianza con Stefano Zecchi
Ricordiamo inoltre che le celebrazioni per il “Giorno del Ricordo” proseguiranno anche sabato 12 febbraio con l’incontro-testimonianza con Stefano Zecchi, previsto alle ore 10.
Un momento di confronto e formazione importante - dedicato agli studenti - condotto da Mattia Vitelli Casella del Comitato 10 febbraio e coordinato da Alberto Gagliardo dell’Istituto storico Rimini.
Su proposta delle associazioni degli esuli giuliano-dalmati attive in provincia, accolta e promossa dall’Istituto storico e dal Comune di Rimini, gli studenti delle classi quarte e quinte delle Scuole Secondarie di secondo grado di Rimini avranno la possibilità e l’onore di ascoltare la testimonianza – e , soprattutto, dialogare– con Stefano Zecchi. Un insigne esponente del panorama accademico e culturale nazionale e internazionale, professore di filosofia teoretica e di estetica e collaboratore di diverse testate giornalistiche. Uno dei figli più illustri dell’esodo giuliano-dalmata in Italia. Non va sottovalutato il ruolo e il contributo che queste persone diedero alla loro Nazione nei campi più diversi, pur in condizioni di estrema precarietà sentimentale e pratica, quando non di aperta ostilità, dal momento che non sempre la Patria fu loro accogliente madre.
Nonostante la brillante carriera Stefano Zecchi non ha mai dimenticato le sue origini, legate alla secolare italianità adriatica, e ha dedicato una trilogia di romanzi alla tragedia di quel popolo, costretto ad abbandonare la propria terra e quella complessità etnica che l’aveva resa grande e, in un certo senso, unica. Le tragiche e laceranti vicende umane, condizionate ovviamente da quelle storico-politiche, caratterizzano, infatti, Quando ci batteva forte il cuore, Rose bianche a Fiume e L'amore nel fuoco della guerra. L’impegno dell’autore continua, poiché è appena uscito Una vita per Pola-Storia di una famiglia istriana, il suo romanzo a fumetti, teso a narrare l’emblematica – e purtroppo consueta, all’epoca – vicenda di una famiglia istriana in fuga dalla violenza delle truppe comuniste jugoslave.
L’obiettivo dell’incontro è proprio permettere il confronto degli alunni con una personalità che ha affrontato il dramma delle violenze e della fuga della popolazione italiana da Istria, Fiume e Dalmazia in una dimensione umana, attraverso i protagonisti dei suoi romanzi, che Vivevano e subivano, come la gran parte delle persone, le decisioni e le azioni di guerra e violenza dei capi, orientati più dal desiderio di rivalsa e prepotenza che non dalla ricerca del bene comune dei popoli.
Anche in questo caso è possibile seguire l'incontro in diretta streaming sul canale youtube dell'Istituto Storico Rimini
Per informazioni: istitutostoricorimini@gmail.com