Giornata europea dei Giusti, un melograno da oggi a memoria dell’archeologo siriano Khaled al-Asaad

Con la piantumazione di un melograno si è conclusa la cerimonia promossa dal Comune di Rimini nella Giornata europea dei Giusti
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Una giornata che quest'anno il Comune ha voluto dedicare alla figura dell’archeologo siriano Khaled al-Asaad che ha sacrificato la vita alla difesa di un bene che appartiene all’intera umanità come il sito archeologico di Palmira.

Il Comune di Rimini - ha detto l'assessore ai Servizi generali Irina Imola nel suo discorso che davanti a cittadini e Autorità ha aperto la cerimonia - dopo l’inaugurazione di questo Giardino, ha proseguito nell’impegno di
commemorazione onorando diverse figure di Giusti. In questi anni abbiamo, infatti, dedicato un cippo ad Ezio Giorgetti, ad Osman Carugno e a Guido Morganti, nominati Giusti fra le Nazioni da Yad Vashem in Israele, e a tutti coloro che li aiutarono a salvare da morte certa, numerosi ebrei perseguitati dalla dittatura nazifascista. Si sono susseguiti poi gli incontri pubblici sul tema dei Giusti e della responsabilità individuale, promossi con la consapevolezza che sia doveroso ricordare e onorare gli uomini e le donne comuni, che hanno scelto di non rimanere indifferenti ed hanno avuto comportamenti coraggiosi e solidali, per dimostrare che, la scelta secondo coscienza, anche in un contesto di brutale dittatura, è sempre possibile.

Quest’anno - ha proseguito l'assessore - abbiamo deciso di intitolare il Giardino interno del Museo della Città a Khaled al-Asaad archeologo e studioso di fama mondiale barbaramente decapitato dai miliziani dell’Isis il 18/8/2015, dopo aver dedicato tutta la vita al sito archeologico di Palmira, riconosciuto nel 1980 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. “
Non si può scrivere nulla su qualunque cosa abbia a che fare con Palmira senza fare riferimento a Khaled al-Asaad”. Queste parole di Amr al-Azm, professore universitario negli Usa ed ex dirigente del Dipartimento dei
Musei e della Antichità siriane, chiariscono l’importanza del contributo di Khaled al-Asaad all’archeologia del 20esimo secolo.
L’anziano studioso conosceva la storia di ogni colonna, di ogni statua, di ogni centimetro di questa città, che un tempo fu crocevia delle culture greca, romana, persiana ed islamica.
Ecco perché, con il solo aiuto di qualche giovane collaboratore, Asaad aveva deciso di mettere in salvo, e di nascondere in un luogo sicuro, centinaia di statue. Che altrimenti sarebbero diventate preda dei terroristi dell’Isis. Il professore non era un guerriero, tantomeno un resistente politico, ma soltanto uno scienziato mite, saggio, moderato, poco incline ad accettare logiche conflittuali. Su un punto, però, non avrebbe mai ceduto, a costo della vita: abbandonare alla devastazione più atroce Palmira, alla quale aveva dedicato la sua vita. Ricevendo riconoscimenti e attestati dagli archeologi di tutto il mondo. Un amore immenso concluso nel più tragico dei modi, reciso da quel violento fanatismo pronto a distruggere a martellate i simboli di una cultura millenaria.

Venerdì pomeriggio, in un sala del Giudizio gremita, abbiamo onorato Khaled con i prof. Mariateresa Grassi, dell’unimi e Guido Vannini di UniFi e oggi per ricordarlo ad imperitura memoria pianteremo per lui un melograno, simbolo di onestà, correttezza ma anche di produttività, ricchezza e fertilità. Con questo evento la città di Rimini conferma il proprio impegno non solo nel preservare la memoria ma anche la volontà di promuovere una politica di educazione alla responsabilità individuale, nella convinzione che al racconto del male e dell’orrore vada affiancato il ricordo del bene e dell’eroismo quotidiano.
“Sono orgogliosa che Rimini possa celebrare nuovamente la Giornata Europea dei Giusti e che questo sia stato realizzato perseguendo l’obiettivo assunto di riconsegnare alla Città, attraverso le intitolazioni, segni e
significati storici profondi. In questo luogo che mi auguro divenga, sempre più, simbolo di memoria, di responsabilità morale e di giustizia. Solo custodendo la memoria particolare si può pensare di costruire una memoria universale. E proprio da qui siamo partiti: rendendo omaggio ai Giusti si rende onore al Bene in senso Universale, operazione possibile solo attraverso il recupero della Memoria che funga da esempio per le generazioni future, riconsegnando ai giovani l’idea di una staffetta morale di cui loro possano sentirsi protagonisti.
Il concetto di uomo giusto, che ritroviamo nella storia del pensiero e delle religioni, ha un grande valore, non solo per quello che è stato nel passato ma anche nella nostra vita quotidiana. Oggi infatti, di fronte a una crisi
di senso, alle molte persone deluse dal contesto socio-politico, timorose per il proprio futuro, il richiamo al concetto di Bene può dare una grande carica per l’ avvenire. Fare del Bene e agire con responsabilità significa non affidarsi ad una giustizia astratta o delegare ad altri il proprio destino, ma comportarsi nel modo degno nel proprio ambito, aiutando chi è in difficoltà, soccorrendo chi sta soffrendo, porgendo una mano a chi ha sbagliato strada, mostrando così la nostra disponibilità al perdono. Si è giusti veramente quando si è pronti a salvare l’altro uomo e non quando si cerca la resa dei conti, come tanti amano fare nel nostro Paese. È questa la grande eredità morale che ci lasciano i Giusti che hanno risollevato il mondo nei momenti difficili e rappresentano per noi la speranza possibile per un nuovo inizio.

"In onore di Khaled al-Asaad, Palmira 1943 - 2015, archeologo martire in difesa del patrimonio culturale" da oggi si legge nella targa a fianco del melograno che per sempre lo ricorderà.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:55