Furto sventato alla Fondazione Fellini

Fallito tentativo di furto nella sede della Fondazione Fellini di via Nigra. I ladri, probabilmente penetrati nell’edificio attraverso la forzatura di una finestra, si sono arrestati davanti alla camera blindata (che contiene la cassaforte della Fondazione ed altri oggetti legati alla figura del regista riminese) che ha resistito al tentativo di effrazione.
Data di pubblicazione

Sul tentato furto, sventato grazie ai sistemi di sicurezza installati nel locale, stanno indagando le Forze dell’ordine.

“La notizia di questo tentativo di effrazione- commenta l’assessore alla Cultura, Massimo Pulini- cade in concomitanza con il 21esimo anniversario della scomparsa di Federico Fellini. Salviamo il finale, e cioè lo sventato furto che ha impedito la sottrazione di preziosa documentazione. Resta la miseria dell’atto nel giorno in cui la città celebra con un’inedita iniziativa, la proiezione questa sera presso la Cineteca del capolavoro ‘La strada’ introdotta dagli interventi di Milena Vukotic e Francesca Fabbri Fellini, questa particolare ricorrenza, parte di un percorso più ampio e già in atto di valorizzazione di Fellini e del rapporto tra Fellini e la sua città. Detto dell’intervento di recupero di palazzo Valloni/ex cinema Fulgor in avanzata fase di esecuzione, come amministrazione comunale stiamo ragionando sulla modalità migliore di collegare questo meraviglioso spazio felliniano con parti del perimetro urbano dalla cristallina vocazione artistica, sia come fruizione che come ‘fabbricazione’. In tal senso, l’ipotesi su cui si stanno operando le necessarie valutazioni tecniche è quella di collegare la Casa del Cinema nell’ex Palazzo Valloni con gli spazi ospitanti la produzione moderna e contemporanea del Museo della Città. Un collegamento fisico e soprattutto un collegamento ideale, trasformando l’ala del Museo in una sorta di spazio aperto in via permanente alla esposizione e alla produzione di ‘materia artistica’ capace di esaltare anche al giorno d’oggi la poetica libertaria e barocca del Maestro Fellini. L’ipotesi è dunque quella di passare da un’esaltazione della memoria non più solo in chiave ‘conservativa’ ma capace di stimolare e attivare domande e risposte in base a un approccio laterale alla realtà. Rimini non ha bisogno ‘solo’ di un Museo Fellini, quello che sorgerà nel complesso dell’ex Fulgor, ma di una città che viva, riproduca, senta tutti i giorni e in tutti gli spazi urbani, aperti o chiusi, quello spirito artistico e anticonvenzionale sul quale si innestò la poetica personale di Federico Fellini. E questo oggi che vogliamo celebrare, non solo un ricordo ma una promessa per il futuro”.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:02