Converserà con l'autore Fabrizio Loffredo
Nell'ambito della definizione delle poetiche dei grandi maestri del teatro del Novecento, l'autore compie un viaggio nell'antropologia teatrale e nel teatro come linguaggio d'arte e come processo culturale. La ricerca teatrale viene vista attraverso la lente dell'antropologia, si amplia e si arricchisce nello scoprire la sua alterità. Alcune tematiche antropologiche, relative al corpo e alle sue rappresentazioni, all'immagine, al doppio, alla voce, infatti, possono trovare spazio in questa prospettiva. Si costruiscono, così, rappresentazioni che mettono in scena temi di rilevanza contemporanea pur restando legati al mondo antico. Di qui, l'indagine su uno degli ultimi grandi esponenti della ricerca teatrale contemporanea, Nin Scolari, la cui esperienza sul mito antico ha saputo creare - grazie al suo progetto di valorizzazione delle aree archeologiche e dei siti museali - un dialogo alternativo a quello tradizionale.
Come la prima pagina interna, che di un libro fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, questa rassegna vuole accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi. L'etimo della parola Frontespizio (dal tardo latino frontispicium, composta di frons, frontis ‘fronte’ e del tema di specere ‘guardare’), evoca l'atto di guardare un volto, che restituisce la conoscenza delle principali espressioni e dei caratteri peculiari di una persona. Anche queste presentazioni ci faranno incontrare il volto di un libro e insieme quello del suo autore. Presentare equivale anche a declinare al presente, al qui e ora, gli infiniti argomenti legati all'arte della scrittura. La presenza in sala dell'autore è dunque un'occasione per collocare il pubblico in una inedita postazione, aggiuntiva rispetto alla lettura del libro. Conoscere le premesse dalle quali quel testo nasce, gli intenti dai cui lo scrittore è partito per costruirne l'impalcatura, offre un importante arricchimento di senso.Quando si diffuse il termine italiano "Frontespizio", agli inizi del XVII secolo, le pagine di apertura di un libro contenevano, oltre ai nomi e ai titoli, anche un'architettura di immagini: colonne e timpani, figure allegoriche e oggetti simbolici erano disegnati e incisi a decorazione e viatico di quelle porte d'ingresso al testo
Massimo Pulini
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Giovedì 13 giugno 2017 - ore 17.30
Museo della Città "Luigi Tonini"
via Luigi Tonini n. 1 - Rimini
info 0541 793851
ingresso libero
www.museicomunalirimini.it