Film concerto “ZOROASTRO. IO, GIACOMO CASANOVA” di Gianni Di Capua

Giovedì 27 ottobre ore 21 al Cinema Tiberio di Rimini l’anteprima del film concerto “Zoroastro. Io, Giacomo Casanova” nell’ambito delle manifestazioni per i 40 anni del “Casanova” di Federico Fellini. Prodotto dalla Sagra Musicale Malatestiana, girato al Teatro Galli e tratto all’opera “Zoroastre” di Rameau/De Cahusac. Con l’attrice Galatea Ranzi e Theresia Youth Baroque Orchestra. Ingresso libero; introduce la serata lo storico e critico di musica da film Roberto Calabretto.
Data di pubblicazione

Rimini, ottobre 2016Giovedì 27 ottobre alle ore 21 al Cinema Tiberio (Via S. Giuliano 16, Rimini) viene proiettato in anteprima il film concerto “Zoroastro. Io, Giacomo Casanova”, girato al Teatro Galli dal regista Gianni Di Capua, autore anche della drammaturgia, e prodotto da BLIQ film,  Kublai film, Comune di Rimini in associazione con la Sagra Musicale Malatestiana e il Progetto Theresia - The Art of Patronage. Il film concerto è tratto da Zoroastre - tragédie lyrique di Jean Philippe Rameau su libretto di Louis de Cahusac nella traduzione italiana e con i testi di Giacomo Casanova - e la proiezione, che si inserisce nelle iniziative promosse dal Settore Cultura del Comune di Rimini in occasione del quarantennale de Il Casanova di Federico Fellini, sarà introdotta dello storico e critico della musica per film Roberto Calabretto. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Il film - che dopo l’anteprima riminese uscirà il 2 marzo 2017 in cinema selezionati e rassegne concertistiche e sarà visibile sulla piattaforma internazionale Medici.tv  - ha per protagonista Galatea Ranzi. La celebre attrice formatasi con Luca Ronconi, Premio UBU e Premio Eleonora Duse come miglior attrice, volto noto a teatro ma soprattutto in televisione (nella soap opera Cento Vetrine) e al cinema, dove è stata tra i protagonisti del film premio Oscar come miglior film straniero 2013 La grande bellezza di Paolo Sorrentino, darà voce a una drammaturgia di inediti testi di Giacomo Casanova estrapolati dalla stessa traduzione in versi che il “seduttore” fece di Zoroastre, dalle sue Memorie e da testi risalenti all’ultimo periodo della sua vita, quello dell’esilio a Dux in Cecoslovacchia dove morirà nel 1798. La voce della Ranzi farà così rivivere un inedito e avvincente punto di osservazione, quello di Giacomo Casanova che, a due anni dalla prima rappresentazione di Zoroastre a Parigi nel 1749, su invito dell’ambasciatore di Polonia e gran elettore di Sassonia, scelse di tradurre in italiano il libretto di Louis de Cahusac per la compagnia italiana dell’Opera di Dresda di cui faceva parte la madre in qualità di attrice.

La realizzazione della parte musicale è a cura del Progetto Theresia - The Art of Patronage (Fondazione iCons) che ha curato la trascrizione musicale della prima versione (1749) di Zoroastre di Rameau a partire dal manoscritto originale; l'esecuzione, una prima assoluta in tempi moderni, è affidata a Theresia Youth Baroque Orchestra diretta da Claudio Astronio, con le voci soliste di Olivier Déjean, Andrés Montilla-Acurero e Martina Tardi, con la direzione artistica di Mario Martinoli e l’azione coreografica di Carlotta Plebs.

«Zoroastro simboleggia la vittoria del bene sul male, dell’intelligenza sulla stupidità. Andando oltre ai dettagli della sua produzione e della sua ricezione, l’opera risulta suggestiva con il messaggio che gli autori, il librettista in primis, hanno inteso veicolare, vale a dire una sorte d’iniziazione del pubblico ai valori della Conoscenza che all’epoca della sua prima rappresentazione non venne capito, anzi, dopo qualche replica l’opera venne ritirata e riproposta qualche anno dopo largamente rimaneggiata nei suoi contenuti originali spurgandola della sua forza eversiva », spiega il regista Gianni Di Capua.

«Le riprese di Gianni Di Capua – scrive Roberto Calabretto - si adeguano ai respiri musicali della partitura, rispettandone i fraseggi e il loro sviluppo che non viene mai spezzettato. In questo modo la narrazione viene tutelata in quanto ritenuta sovrana e insostituibile: la ripresa risulta così essere un’altra via per giungere alla conoscenza dell’opera che continua ad essere tutelata in tutte le sue coordinate... Agendo in questo modo, Di Capua vince una grossa scommessa: portare ad un vasto pubblico uno spettacolo che difficilmente andrebbe a vedere nei normali circuiti di diffusione senza mai banalizzare o impoverire lo spettacolo stesso... Tutte queste scelte hanno reso Zoroastro e la sua musica ancora attuali e permettono al film-concerto di Di Capua di riproporre al pubblico i valori che hanno ispirato Rameau nel comporre quest’opera».

La Sagra Musicale Malatestiana ringrazia il Cinema Tiberio per la collaborazione.

 

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:52