20 e 21 dicembre (ore 21), 22 dicembre (ore 16 - Teatro Galli - turni ABC).
Ripercorrendo gli ultimi giorni di vita di Falstaff (subito prima della sua tragica morte raccontata in Enrico V), lo spettacolo evoca le avventure di un uomo che confonde i piaceri con la natura, la furbizia con il caso. Avventure che sono messe a confronto con un altro personaggio, un Servo che, come Iago, crede di poter addomesticare la realtà.
Dal conflitto fra i due viene fuori un catalogo delle beffe fino all’epilogo drammatico: la rottura con l’amico-allievo di sempre, re Enrico, e l’abbandono in solitudine, lontano dalla guerra di Agincourt dove tutti gli altri, tranne lui, conquisteranno gloria eterna. Uno spettacolo comico e drammatico insieme: una cavalcata nelle atmosfere shakespeariane, rielaborate per un pubblico di oggi, in grado di cogliere l’eternità del duello tra Caso e Ragione.
Falstaff rappresenta un uomo di disperata vitalità, ossessivamente ottimista, teso a sconvolgere il conflitto tra volontà e destino: «Un personaggio unico – scrivono gli autori – E attualissimo: come non pensare, seguendo le sue smanie, alla frenesia dell’uomo iperconnesso che vive contemporaneamente mille vite (vere o virtuali) pur di dimostrare a se stesso che esiste? Ecco, così noi abbiamo immaginato Falstaff: come l’antieroe di tutti i più grandi personaggi di Shakespeare. Se la modernità di Shakespeare è nella rappresentazione del dubbio, dell’imperfezione consapevole dell’individuo, la sua postmodernità è nel grassone che twitta per essere».
Biglietteria: da martedì a sabato dalle 10 alle 14, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.30, chiuso domenica e lunedì (salvo nei giorni di spettacolo). Contatti: tel 0541 793811, email: <a "="">biglietteriateatro@comune.rimini.it. E’ possibile acquistare i biglietti on line sul sito www.teatrogalli.it.
Venerdì 20, sabato 21 dicembre ore 21, domenica 22 dicembre ore 16 - Teatro Galli
Franco Branciaroli, Massimo De Francovich in
FALSTAFF E IL SUO SERVO
di Nicola Fano e Antonio Calenda
da William Shakespeare
regia Antonio Calenda
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati, Teatro Stabile d’Abruzzo