Si tratta di provvedimenti avviati per perdità dei requisiti necessari per la permanenza presso le strutture di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di casi di evidente violazione delle norme; si va, a seconda dei singoli casi, dalla pratica di abusi edilizi, al superamento dei limiti reddituali previsti, a condotte non corrispondenti ai regolamenti condominiali, alla non effettiva residenza negli appartamenti da parte degli assegnatari.
I quattro casi in oggetto -commenta Gloria Lisi, Vicesindaco del Comune di Rimini con delega alle politiche abitative sono solo lennesima prova delle tante difficoltà concrete, oggettive e quotidiane, che si trova di fronte chi ha il compito di far rispettare i regolamenti, le leggi, i diritti dei cittadini. Da una parte cè la richiesta degli amministratori locali alla nuova regione a rivedere i tetti Isee per lassegnazione, in modo che lalloggio tocchi a chi ha effettivo diritto e non ai furbi. Dallaltra però ci sono le farraginosità del sistema Italia, troppo lento e complicato a sciogliere i nodi allorché è palese la violazione di leggi e norme. Aldilà dei singoli casi, credo sia ormai non solo maturo ma anche necessario intervenire a livello centrale per snellire e velocizzare