Cardellini è stato protagonista, schivo e puntuale, della vita di Rimini negli ultimi quarant’anni, raccontando ogni giorno con l’occhio imparziale del cronista e col piglio del grande giornalista, sulle colonne del Carlino e per un breve periodo del Messaggero, i vizi e le virtù, gli splendori e le miserie.
Silvano non ha mai amato gli orpelli o l’aggettivo in più, ed è per questo che la maniera migliore di ricordarlo è limitarsi a poche parole.
Bastano quelle usate da Cardellini stesso nella sua magnifica dichiarazione d’amore a Rimini intitolata “Una botta d’orgoglio”:
“A noi, però, basta e avanza che milioni di italiani ci portino nel loro cuore o in quell’angolo della mente dove ti rifugi quando hai bisogno di un secondo di tregua, una pausa felice, un ricordo confortante…”
L’Amministrazione comunale di Rimini partecipa commossa al dolore di chi lo ha amato e apprezzato.
Alberto Ravaioli