Due nuove Case dell'Acqua per Rimini

Due nuove Case dell’Acqua arricchiranno il territorio del comune di Rimini. La Giunta comunale ne ha infatti approvato il progetto che sarà realizzato grazie al protocollo d’intesa tra Comune di Rimini, Hera s.p.a., Romagna Acque Società Delle Fonti S.p.a., Amir s.p.a. e Adriatica Acque S.r.l.
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“Una scelta – ha detto l’assessore alle Politiche ambientali Sara Visintin – che si prefigge di promuovere l’acqua di rete e la buona qualità di questo bene fondamentale a fronte del crescente mercato delle acque in bottiglia, fonte di inquinamento e di sfruttamento della risorsa idrica. Attraverso questo progetto a cui il Comune di Rimini ha già aderito nel 2009, puntiamo alla sensibilizzazione del cittadino ad un consumo di acqua consapevole, controllato e contro lo spreco, sia della risorsa idrica, sia del consumo di bottiglie di plastica e di vetro che ogni anno alimentano pesantemente il quantitativo di rifiuti sul territorio. Se vogliamo
un’economia a KM0 dobbiamo partire anche da beni oramai scontati come l’acqua e promuoverne il consumo sul territorio. Il progetto delle Case dell’Acqua e la scelta del posizionamento delle casine tiene conto
dell’analisi delle attuali fonti sul territorio dove è possibile fornirsi dell’acqua di rete e si fonda sulla scelta di fondo di non mettere a pagamento l’acqua naturale, come già avviene in qualsiasi altra fontana pubblica.”

Le due nuove Case dell’Acqua, che si affiancano a quella del Parco Alcide Cervi in prossimità di via Nigra inaugurata nel 2011, saranno realizzate presso il Villaggio I Maggio e il Parco Ausa in vicinanza del V Peep,
utilizzando la rete idrica locale per fornire acqua refrigerata liscia o gassata, a temperatura ambiente o refrigerata. Una scelta che nasce dalla consapevolezza del fatto che l'acqua sia un bene di tutti e che, in particolare, l'acqua erogata dalla pubblica rete sia buona, sicura e continuamente controllata. Non solo, l'utilizzo dell'acqua di rubinetto contribuisce alla sostenibilità ambientale con la riduzione di rifiuti plastici provocati dal consumo di acqua in bottiglia. Solo nello scorso anno sono stati raccolti in Italia circa 6 miliardi di bottiglie di plastica, pari a 40 volte la circonferenza della terra; 300 mila sono i TIR necessari per trasportare la sola acqua minerale nel nostro Paese; la produzione di circa 30 bottiglie di plastica richiede 2 kg di petrolio e 17 litri di acqua.
I dati riferiti ai consumi di acqua minerale in Italia, confermano che bere un litro di acqua del rubinetto in sostituzione di quella in bottiglia equivale a evitare di percorrere quasi due chilometri in auto e
all'eliminazione di circa 1 milione di automobili. Oltre ad essere sicura e controllata l’acqua del rubinetto è anche economica dal momento che un litro costa poco più di 0,001 Euro e quindi 500 volte meno di quella
minerale.

Le due nuove Case dell’Acqua rientrano quindi nell’iniziativa denominata “L'acqua dei Sindaci” che coinvolge dieci città tra cui Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna e Ferrara che impegna i Sindaci aderenti ad eliminare
sempre di più l'uso dell'acqua in bottiglia, sensibilizzando i cittadini attraverso ogni migliore pratica per evitare lo spreco di una risorsa così importante ma purtroppo esauribile. I costi di realizzazione delle due Case dell’Acqua ammontano a circa 48.000 euro, suddivisi tra i soggetti sottoscrittori del protocollo di intesa: Comune di Rimini, Hera, Romagna Acque Società Delle Fonti, Amir e Adriatica Acque.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:06