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Si è conclusa con la sottoscrizione dellatto notarile, la donazione alla Città di Rimini delle pregevoli opere della collezione archeologica precolombiana di Ugo Canepa, di proprietà della Fondazione Caterina Fileppo di Biella.
Il Museo delle Culture Extraeuropee 'Dinz Rialto' è così divenuto proprietario di una delle più importanti collezioni archeologiche precolombiane europee ancora in mano ad un privato. L'importante donazione è stata resa possibile grazie ad un lungo rapporto di amicizia e collaborazione che ha avuto il Museo 'Dinz Rialto' con Ugo Canepa fin dal 1993 e continuato fino alla sua morte nell' estate dell'anno scorso.
Le 514 opere donate saranno ora di fondamentale importanza per l'allestimento del nuovo Museo ' Dinz Rialto' a Villa Alvarado di Covignano ( ex Museo delle Grazie). Si tratta, infatti, di manufatti di vari materiali prodotti da culture e civiltà anticamente disseminate nel continente americano prima dell'arrivo dei Conquistadores spagnoli nel corso del XVI secolo. Vere e proprie opere d'arte che parlano di grandi imperi ora scomparsi, di grandi popoli che in molti casi non avevano forme di scrittura e di culture che, ciononostante, sono strenuamente sopravvissute con fatica anche dopo l'occidentalizzazione delle americhe.
La pregevole raccolta archeologica, deccezionale valore storico-artistico e antropologico, permette un interessante ed articolato excursus delle principali culture del Messico, Costa Rica, Panama, Colombia, Ecuador e Perù dal I millennio a. C. al II millennio d. C..
Nella collezione Canepa sono presenti, ad esempio, degli 'ariballos' in terracotta degli Inca del Perù che servivano per il trasporto in spalla dei liquidi lungo i sentieri delle Ande e dei tessuti multicolori peruviani che non avevano solo la funzione di proteggere dal freddo andino, ma erano anche un segno di distinzione sociale ovvero indicava lo status sociale o l'identità etnica. Seguono degli originali artefatti peruviani in metallo la cui produzione, attraverso la metallurgia, permetteva all'uomo di mettersi in contatto con gli dei attraverso la lavorazione delle loro secrezioni: l'oro, l'argento e il rame erano infatti ritenuti essere rispettivamente il sudore del dio Sole, le lacrime della dea Luna, e la rugiada della dea Terra.
L'importante donazione è avvenuta lunedì 7 Marzo presso lo studio del Notaio Giavanni Fulcheris di Biella con la sottoscrizione dell' atto notarile da parte del Comune di Rimini (Prof. Marcello Di Bella), dell' Istituto Beni Culturali della Regione Emilia- Romagna( Ing. Alessandro Zucchini) e dei legali rappresentanti della Fondazione Caterina Fileppo.