La dichiarazione di Francesca Mattei, assessora del Comune di Rimini.

Data di pubblicazione

“In italia abbandonare il proprio animale domestico è un reato che viene punito con una sanzione che va dai mille ai 10mila euro e che, nei casi più gravi, può tramutarsi in reato. Nonostante ciò, soprattutto durante il periodo estivo, quando comincia la stagione delle ferie, quello dell’abbandono è un fenomeno che si manifesta non di rado e che purtroppo cresce in maniera esponenziale.

Al momento, fortunatamente, sul territorio riminese non abbiamo registrato dei casi connessi a questa problematica, ma ci tengo comunque a far presente un’abitudine scorretta che nei mesi legati alle vacanze rischia di verificarsi ovunque e di accentuarsi. Il mio dunque è un appello preventivo alla cittadinanza per evitare il susseguirsi di abbandoni che d’estate, puntualmente, ci troviamo a leggere sui siti e sui giornali, con cani lasciati a bordo della strada al momento della partenza dei proprietari per la vacanza.

Ricordo che esistono delle strutture dedicate per i nostri amici a quattro zampe, dove possono pernottare temporaneamente quando il padrone deve assentarsi per un po’ di giorni o settimane, così come è possibile affidarsi a qualche persona cara che, durante le ferie, si prenda cura dell’animale domestico. Le modalità per non lasciare soli e incustoditi gli animali esistono e sono molteplici: alla base, però, deve esserci sempre un’adozione responsabile del cane o del gatto, onde evitare che si sfoci in intollerabili episodi di maltrattamento, violenze o abbandono.

Quando si sceglie di allargare la propria famiglia con l’ingresso di un animale in casa dev’esserci una decisione ponderata, una contezza di quello che si sta per fare. Non può essere la conseguenza di un capriccio passeggero o di un'iniziativa presa in maniera frettolosa, senza cognizione degli impegni e delle responsabilità che derivano dall’aprire le porte della propria casa a un Fido o a un micio. Una scelta che, soprattutto quando si parla della prima adozione, è consigliabile prendere affidandosi a professionisti del settore per utilizzare tutti gli strumenti educativi che mettono a disposizione dei cittadini gli istruttori e gli operatori del canile. Lo Stefano Cerni, ad esempio, può valersi di un gruppo di volontari, veterinari ed esperti di grande competenza e con una vasta esperienza alle spalle, capaci di indirizzare e orientare al meglio il futuro proprietario e di favorire un legame positivo tra la persona e l’animale”.

I numeri del canile

Nel 2021 la struttura del canile Stefano Cerni ha ospitato 141 cani, di cui la maggior parte maschi sopra i 25 kg di giovane età. Tra questi, gli abbandoni totalizzati sono stati 28. Al totale devono essere detratti i 54 quattro zampe che nel corso dell’anno sono stati restituiti ai legittimi proprietari. 64 sono stati quelli ritrovati per omessa custodia dei proprietari, mentre le rinunce di proprietà sono state 11.

La tutela degli animali è prevista da una specifica normativa regionale che promuove e disciplina la loro tutela condannando qualsiasi atto di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono per favorire la corretta convivenza tra uomo ed animali e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente. 

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Ultimo aggiornamento

12/06/2024, 00:10