Lunedì 17 novembre, alle 21 nella Sala del Giudizio universale del Museo della Città di Rimini (Via Tonini), Remo Bodei terrà una conferenza dal titolo 'Libertà e necessità', prima della serie di incontri, quattro conferenze e cinque film, sul tema della dipendenza (fisica, psicologica, naturale, etc.) e delle possibili opzioni di riscatto. L'iniziativa è organizzata dalla Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini e dall'Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini - Dipendenze Patologiche. Bodei svilupperà nel suo intervento una linea di riflessione “calda”, non asettica, lungo la quale si muove la sua opera di filosofo eclettico che pone al centro delle sue riflessioni il tema morale e civile delle passioni. Neanche Silvano Tagliagambe, che venerdì 28 novembre tratterà di 'Istinti, abitudini, creatività' è un “asettico” filosofo della scienza: l’allievo e continuatore dell’opera di Ludovico Geymonat è anche un attento decifratore della letteratura come fonte di conoscenza:. Non a caso una delle sue più recenti pubblicazioni, 'Il sogno di Dostoeskij' sonda la possibilità di una coscienza come soggetto dotato di autonomia e libertà. Salvatore Natoli parlerà, venerdì 5 dicembre, di 'La società e la gioia'. Prima docente di logica e oggi di filosofia della politica, si è occupato di recente delle relazioni tra etica e linguaggio. La sua riflessione riminese verterà sui temi della felicità dell’uomo in quanto individuo ma soprattutto essere sociale. Il titolo della conferenza conclusiva di Giampaolo Proni, che avrà luogo venerdì 12 dicembre, fortemente allusiva della condizione partecipata dall’uomo “civilizzato”, è 'Le mura dei mondi virtuali'; semiologo e romanziere, Proni si addentrerà nei meandri della realtà virtuali e dei condizionamenti (ma non solo) che essa esercita sugli esseri umani. Parallele ai discorsi, le immagini (e i dialoghi): sono quelli di cinque film (dal 14 novembre, il venerdì, alle ore 16, in cineteca) per un approfondimento su alcuni tipi, spesso nascosti, di dipendenza. S’inizia con 'Dolly’s Restaurant' (1995) di James Mangold, opera prima premiata al Sundance Film Festival, in cui si racconta l'emancipazione contrastata di un giovane obeso. Secondo appuntamento (venerdì 21 novembre) con 'Secretary' (2002) di Steven Shainberg, strampalata e grottesca commedia sadomaso: lui, timido avvocato, lei, la segretaria, a cui non dispiace farsi sculacciare. Si prosegue (venerdì 28 novembre) con 'Sydney' (1997), esordio crepuscolare di Paul Thomas Anderson. Autore tra i più talentosi dell’ultima generazione (suoi 'Boogie Nights', 'Magnolia' e il recente 'Ubriaco d’amore'), tratteggia la sagoma dura e malinconica di un vecchio giocatore d’azzardo. Penultimo appuntamento (venerdì 5 dicembre) con 'Bowling a Columbine' (2002) di Michael Moore. Documentario, lucido e sarcastico, sulla diffusione di armi negli Stati Uniti, evoca, fin dal titolo, il massacro di dodici studenti da parte di due loro coetanei in un liceo della cittadina del Colorado. E infine (venerdì 12 dicembre) Thomas in Love (2000) di Pierre-Paul Renders. Amara, e a tratti aspra, meditazione sulla fatica (e la paura) di comunicare nel tempo dell’informazione globale. Le proiezioni sono riservate agli iscritti della Biblioteca. La partecipazione al programma è gratuita.