E stato questo il primo dato da cui ieri siamo partiti nel dibattito in occasione della IV commissione consigliare dedicata agli eventi legati allo sport e al benessere organizzati e ospitati da Rimini. Unoccasione di confronto utile per fare il punto su un segmento, quello del turismo sportivo, sempre più importante per il nostro territorio e sul quale abbiamo intenzione di continuare a investire, mettendo in campo le potenzialità, i servizi e lappetibilità che Rimini sa offrire, anche nellottica di una sempre maggiore destagionalizzazione del turismo.
Nel primo semestre del 2014 sono state circa 356mila le presenze legate agli eventi di carattere sportivo, trascinate ovviamente dal grande motore rappresentato da Rimini Wellness. Facendo una stima sommaria queste presenze portano un indotto di quasi 25 milioni di euro e rappresentano circa il 15% delle presenze complessive riferite ai primi sei mesi del 2014. Dati che non tengono in considerazione del cosiddetto indotto indiretto, tutto il movimento creato dagli accompagnatori a seguito degli atleti. Si tratta chiaramente solo di un punto di partenza, per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma possibile: incrementare il peso delle presenze turistiche sul totale e diventare il primo distretto turistico-sportivo nel Paese. Per fare questo serve tempismo, competenze e una sinergia tra pubblico e privato sempre più solida.
Abbiamo ancora negli occhi limmagine di un lungomare in festa grazie alla Color Run, la corsa non competitiva promossa da Gazzetta dello Sport, che abbiamo portato a Rimini a costo zero e che ha visto partecipare oltre 8mila persone, tra riminesi e runners venuti appositamente. Un evento che ci ha consentito di avere anche una vetrina mediatica nazionale e che rispecchia lo spirito del percorso che abbiamo intrapreso: eventi che coniughino lattività fisica al divertimento, linnovazione alla nostra ospitalità, dove lAmministrazione Comunale diventa la spalla per quei privati, gruppi, associazioni che vogliono puntare su Rimini. E questa la nostra politica quando cerchiamo di intercettare alcuni grandi eventi, come Color Run, Challenge, come è stata la Fed Cup di tennis o le finali del campionato Primavera di calcio: noi non partecipiamo ad aste, ma cerchiamo quegli eventi che si inseriscono in una strategia precisa, consapevoli che Rimini rappresenta un valore aggiunto anche per chi quegli eventi li organizza. Con questo lavoro siamo riusciti a portare a Rimini, solo per citarne alcuni, Rhythm n basket, le finali di basket di pallacanestro (20mila presenze), la coppa di Lega Uisp di calcio (7300 presenze), il campionato nazionale Aics di karate (60mila presenze) e ancora le gare di scherma under 14 (7500 presenze), il trofeo delle Regioni di basket (2500 presenze), oltre a supportare eventi nati e cresciuti sul territorio e promossi dalle associazioni riminesi, come la Rimini Marathon e la StraRimini, tra aprile e maggio, due eventi di punta del mese della corsa. Lo abbiamo fatto come sistema territoriale che ha visto di volta in volta a fianco dellamministrazione soggetti del territorio (ad esempio Rimini Reservation, Rimini Fiera, Convention Bureau) che hanno reso appetibile la candidatura di Rimini sotto ogni aspetto.
Questi eventi sono possibili infatti anche perché possiamo usufruire di strutture importanti come il 105 Stadium e la Fiera. Ed è inevitabile fare un cenno al capitolo dellimpiantistica sportiva, dove è innegabile che ancora abbiamo tanto da fare. Pur considerando che paradossalmente sono gli eventi di minor blasone a muovere lindotto maggiore (ovvero tutti quegli appuntamenti legati allattività giovanile, con seguito di genitori e accompagnatori) piuttosto che eventi di alto livello agonistico che necessitano di particolari impianti, abbiamo la necessità di chiudere alcuni buchi neri. LAmministrazione si sta muovendo in questa direzione, con i progetti per la pista datletica e la nuova piscina comunale, entrambi inseriti nel piano triennale dei lavori pubblici.