Il chiaro obiettivo è di evitare che attraverso false dichiarazioni dei redditi, alcune persone possano usufruire di agevolazioni sociali a danno di altri maggiormente bisognosi. Della serie: oltre il danno, la beffa.

I controlli sostanziali, a differenza di quelli formali, possono far emergere fenomeni di evasione fiscale. Se un cittadino infatti dichiara reddito zero il controllo formale può solo verificare se ciò corrisponde alla sua dichiarazione IRPEF, mentre quello sostanziale può verificare se effettivamente ciò è vero o se il soggetto è un evasore totale.

Non si tratta dunque di un’attività di controllo fine a se stessa ma di uno strumento di lotta all’evasione fiscale, l’unico a disposizione dei comuni sui tributi erariali.

Ricordo che gli enti erogatori di servizi pubblici, controllano a campione la veridicità della situazione familiare dichiarata, confrontando i dati reddituali e patrimoniali dichiarati dai soggetti ammessi alle prestazioni con i dati in possesso del sistema informatico del Ministero delle Finanze. Questo è un controllo solo formale ed eventuali dichiarazioni mendaci hanno come conseguenza la sola perdita del beneficio al dichiarante.

Attraverso la stipula del Protocollo con il comando provinciale di Rimini diretto dal colonnello dott. Enrico Cecchi, una quota di tali verifiche viene assegnata alla Guardia di Finanza che provvede ad un controllo sostanziale della posizione reddituale e patrimoniale dei nuclei familiari dei soggetti beneficiari di prestazioni. Qualora vengano ravvisate delle irregolarità la Guardia di Finanza interviene anche coi suoi poteri sanzionatori.

Dopo aver eseguito i controlli formali il Comune di Rimini, ha segnalato alla Guardia di Finanza 33 casi, illustrati da brevi relazioni, da sottoporre a controllo sostanziale così distribuiti:

• Politiche abitative: 6 casi di utenti assegnatari di alloggio di edilizia popolare;
• Nidi : 3 casi di utenti a retta agevolata;
• Scuole materne: 19 casi di utenti a retta o refezione agevolata;
• Protezione sociale: 5 casi di utenti che richiedono agevolazioni sulla Tariffa di Igiene Ambientale (TIA);

Si aggiunge un esposto circostanziato: un caso particolarmente eclatante in cui il soggetto, in graduatoria per alloggio popolare, dichiara reddito zero ma dalle evidenze di altri uffici comunali risulta essere significativamente attivo in campo edilizio e commerciale.

I soggetti individuati dichiarano in molti casi reddito zero, nonostante abbiano attività di lavoro autonomo o d’impresa.

Come da protocollo, in questi casi i servizi comunali preparano una scheda istruttoria riassuntiva della situazione e dei controlli fatti dal Comune, che poi inviano alla Guardia di Finanza che prende in carico le segnalazioni.

Il lavoro procede in stretta collaborazione tra uffici comunali e Guardia di Finanza.

La prima sperimentazione ha consentito di mettere a punto il sistema di rilevazione e segnalazione più efficace possibile rispetto all’emersione dell’evasione fiscale. Ciò per consentire alla Guardia di Finanza di lavorare su casi già individuati come degni di approfondimento, piuttosto che sulla grande indifferenziata mole dei soggetti titolari di agevolazioni, che solo al Comune di Rimini sono circa 10.000.

Non appena la Guardia di Finanza avrà terminato l’iter dei controlli, verranno pubblicamente resi noti gli esiti.”