Dichiarazione dell'Assessore alle Politiche Finanziarie del Comune di Rimini, Antonella Beltrami

I dati forniti oggi dal 'Il Sole 24 Ore' confermano la virtuosità del Comune di Rimini in merito all'abusato tema dei cosiddetti costi della politica
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Proprio la graduatoria del quotidiano economico mette in risalto l'estrema sobrietà e responsabilità degli Organi Istituzionali comunali nel contenimento delle spese per il funzionamento degli stessi. Del resto, già lo scorso anno- all'uscita del provvedimento del Governo Prodi sui costi della politica, era emerso come il Comune di Rimini fosse ampiamente al di sotto della soglia economica da centrare. Ciò motivato principalmente dalle indennità di Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale, tenute da molti anni a livelli del tutto compatibili con il lavoro portato avanti e la sensibilità dei cittadini rispetto a questo importante aspetto della vita amministrativa. Va detto infine che, se il dato riportato dal 'Sole' è riferito al consuntivo 2007, i bilanci seguenti hanno previsto un ulteriore contenimento della spesa e dunque la fotografia attuale potrebbe essere addirittura migliore del secondo posto nel Paese per virtuosità dei costi della politica.

Sull'altra graduatoria pubblicata oggi dal quotidiano economico, vale a dire il costo pro capite della macchina comunale che vede Rimini al decimo posto, vanno fornite alcune necessarie delucidazioni in modo da leggere nella maniera corretta il dato.

a) I costi riportati sono quelli del personale suddivisi per il numero dei residenti. Ancora una volta occorre ricordare che Rimini, per le sue note caratteristiche, nella stagione estiva aumenta i propri servizi comunali (e dunque il personale) in funzione della presenza turistica. In tal senso basti pensare al potenziamento estivo della Polizia Municipale che è costato nel 2007 (anno a cui si riferiscono i dati in oggetto) 446.613 euro, al costo dei centri estivi e degli uffici IAT che portano ad oltre un milione i maggiori costi del personale nella stagione turistica.

b) Nel comune di Rimini il 45% dei dipendenti è impiegato nella PM o nei servizi scolastici Nel Comune di Rimini un dipendente su quattro lavora nei servizi educativi (materne e nidi). Nei Comuni dove questi servizi non vengono erogati (sono moltissimi specie al sud) o sono stati esternalizzati, tale costo non compare. Tuttavia non credo che questo risparmio possa essere ritenuto un parametro virtuoso.

c) E' vero che il salario accessorio del Comune di Rimini ed in particolare il FONDO PRODUTTIVITA' dei dipendenti è economicamente elevato: oltre 5,8 milioni di euro. Ma viene erogato con criteri meritocratici ed in misura diversa, ai dipendenti che, sulla base di un sistema di valutazione annuale, hanno contribuito alla produttività aziendale. Ciò è stata una scelta precisa e consapevole. Ci sembra doveroso e soprattutto efficace per gli interessi dei cittadini premiare economicamente i dipendenti produttivi, sanzionare i non meritevoli. Un meritocrazia reale e non di facciata; infatti, non va dimenticato che ogni anno una percentuale significativa dei dipendenti che non raggiunge gli standard fissati resta esclusa dal salario accessorio. Nel 2007 il 65% dei dipendenti ha avuto l'intero importo, il 35% importo ridotto o nullo. Forse è anche per questo, nel confronto con altre pubbliche amministrazioni, che il tasso di assenteismo del personale riminesi è tra i più bassi nel Paese e la produttività buona.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:11