Se essa ha nelle caratteristiche turistiche del territorio un elemento statistico comunque da tenere bene in considerazione, è altrettanto vero che quanto emerge dallinchiesta giornalistica conferma ciò che le forze dellordine, centrali e locali, rilevano quotidianamente. Aumentano i comportamenti in violazione del Codice della Strada, soprattutto quelli che più afferiscono alla sicurezza: eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza o sotto leffetto di sostanze stupefacenti, mancato uso delle cinture di sicurezza. Una problematica drammatica e purtroppo attuale in Italia come lubriachezza al volante nel 2006 ha registrato nella nostra città numeri in crescita nel 2006, quando i casi accertati sono passati da 61 a 65. Ogni giorno poi si registra la perdurante tentazione di non rispettare i limiti di velocità, quasi che spingere sullacceleratore sia diventato un vezzo di moda o una maniera di scaricare altre tensioni. E inaccettabile questa cultura e dunque ben vengano ulteriori giri di vite da parte del Governo affinché si cerchi di porre più efficacemente rimedio a questo tributo di dolore e morte dovuto allincoscienza. Personalmente credo che vadano inasprite le sanzioni penali nei confronti di chi si mette alla guida di un mezzo senza essere in condizioni per farlo; mi chiedo sempre in questi casi dove stia il confine tra colposo e doloso edi conseguenza come non si possa imputare una responsabilità per dolo eventuale al reo. Chi si appresta a guidare in stato di conclamata ebbrezza non può non accettare il rischio e le conseguenze di essere un pericolo per l'incolumità di altri soggetti e di cagionare eventi spesso e volentieri letali.
I dati de Il Sole 24 Ore mettono anche in rilievo come, sul territorio riminese, lattività- sia preventiva che repressiva- di controllo che le forze deputate conducono è già rilevante, impegnativa e svolta professionalmente. Ma va ancor più incrementata, avendo a disposizione strumenti legislativi che tutelino gli utenti deboli della strada e mezzi idonei. Nessuna vigilanza, anche la più capillare, potrà però nulla se non si inverte questa cultura dellirresponsabilità, della superficialità, della totale assenza di rispetto per laltro che pare emergere nel Paese. Tocca a scuola e famiglia farsi carico primariamente di questo problema, senza cadere in derive giustificazioniste o scaricare le colpe ad altri.