Il documento giunge al termine di un lungo percorso, come è noto cominciato oltre un anno fa con gli altri soci pubblici di Rimini Fiera, recependo proprio le indicazioni contenute nel terzo supplemento allaccordo di programma per la realizzazione del nuovo Centro Congressi, che ha portato alla successiva individuazione di un advisor per valutare lesistenza di investitori interessati a unoperazione di privatizzazione.
Al termine di questo lavoro, la linea operativa più efficace, contenuta nella delibera di indirizzo, individua in un percorso di parziale privatizzazione e di un aumento di capitale, senza alcun conferimento di risorse economiche da parte dei soci pubblici, la soluzione tecnicamente e amministrativamente più efficace per garantire il futuro e lo sviluppo del sistema fieristico-congressuale riminese. Tale via è diventata chiara e percorribile nel momento in cui alcune condizioni, accennate in linea generale nel terzo supplemento allaccordo di programma di oltre un anno fa, si sono nei mesi positivamente concretizzate. La prima condizione è quella relativa alla valorizzazione dellarea ex Fiera che, grazie allimmissione di nuove e innovative funzioni voluta dal Comune di Rimini (Acquarena), ha permesso di raggiungere un dividendo oltre le previsioni dalla vendita dei terreni. La seconda condizione è il programma di razionalizzazione, economie di scala, spending review che ha reso perfettamente sostenibile, attraverso una gestione unitaria con Fiera, la gestione della società Palazzo dei Congressi.
La terza componente concerne i consistenti utili che Rimini Fiera ha registrato per il 2014 (3,1 milioni di euro) e il trend positivo per lanno in corso (ricavi effettuati e portafolio commesse) tali da confermare la previsione di utili per il 2015 pari a circa 3,5 milioni di euro previsti dal piano industriale2014-2016.
Il concatenarsi solido di queste tre principali condizioni consente di indirizzarsi verso una soluzione in grado di consentire a) lestinzione del mutuo verso Unicredit per la realizzazione del Palas, senza esborso di risorse da parte della componente societaria pubblica; b) il mantenimento saldo della governance territoriale, salvaguardando una delle eccellenze strutturali riminesi per continuare a intrecciarne le dinamiche aziendali con le esigenze di sviluppo del tessuto socioeconomico locale; c) una pianificazione di ulteriore espansione attraverso una ponderata ricapitalizzazione, con un collocamento sul mercato borsistico nazionale dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita, AIM (Alternative Investment Market)
Le attività che con la delibera si intendono porre in essere, anche a seguito del vaglio dalladvisor, non precludono alla prospettata possibilità di una società unica di gestione del settore fieristico in ambito regionale.