Una filiera che invadendo le piazze non solo su scala locale stava drogando, con l’immissione di falsi di alcune marche note o emergenti, l’intero mercato dell’abbigliamento di qualità.
Un’operazione che nella sua strutturazione è parte di quella strategia che abbiamo progettato a monte per contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale non solo sull’ultima spiaggia, quella della battigia, ma a monte, là dove la filiera ha inizio per poi diramarsi nei magazzini man in mano sempre più piccoli fino ad arrivare sulle nostre spiagge o marciapiedi.
Una strategia che rovesciando l’approccio già da qualche anno sta dando i suoi frutti, con risultati tangibili. Dal 2013 quando furono 115 i rinvenimenti di merce sono saliti nel 2017 a 718, da 82 a 337 i verbali amministrativi elevati dal Nucleo antiabusivismo commerciale della Polizia municipale di Rimini. 337 nel 2017 anche i sequestri amministrativi per un totale nel quinquennio di di 1.295. Sempre nel quinquennio 2013 – 2017 387 sono state le notizie di reato contro ignoti, 128 le notizie di reato a persone identificate con fotosegnalazione, 158 i sequestri penali, 515 gli stranieri generalizzati. Anche sul fronte della vendita di prodotti con marchi mendaci e falsi intensa e in crescita è stata l’attività giungendo tra il 2014 e lo scorso anno a 4.104 denunce per la violazione degli articoli 474 – 517 del codice penale, che per l’appunto contrasta questo reato.
Risultati importanti grazie a una strategia che il Comune di Rimini intende incrementare con la sua Polizia municipale e con le Forze dell’ordine - che cogliendo l’occasione vorrei ringraziare tutte - in questi mesi col lavoro d’indagine sulla struttura a monte della filiera, nei prossimi, direttamente sul campo che presidieremo con ancor più efficacia.”