Nonostante i tagli ai trasferimenti (oltre 23 milioni dal nostro insediamento), nonostante le incertezze con cui ogni anno ci troviamo a fare i conti durante la stesura del bilancio, nonostante la continua riduzione delle risorse statali a favore degli Enti Pubblici, anche questanno il Comune prova a rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini. E mentre ci sono Amministrazioni, anche geograficamente non lontane, obbligate a tagliare anche sui servizi essenziali per le fasce deboli, come Comune di Rimini possiamo con orgoglio rivendicare che anche per il bilancio 2015 stasera al vaglio del Consiglio comunale, lAmministrazione non arretri sul welfare, ma al contrario continui a investire, ribadendo coi fatti come rappresenti una priorità.
In parte per necessità, cioè per colmare il vuoto lasciato da mancate coperture di enti terzi, e in parte per una scelta precisa: perché siamo consapevoli che a fronte di unesplosione di bisogni evidente agli occhi di tutti, il Comune rappresenta il primo e ormai unico punto di riferimento per i cittadini. Per questo motivo non ci tiriamo indietro, con oltre un milione e trecento mila euro in più di risorse rispetto al 2014 che intendiamo destinare al welfare e alla protezione sociale. Abbiamo ad esempio in programma di investire maggiormente su due capitoli particolari, quali il sostegno scolastico allhandicap (+220mila euro), il trasporto dei disabili (+140 mila euro), il sostegno scolastico a bambini e ragazzi svantaggiati.
Abbiamo inoltre già avuto modo di spiegare come nel bilancio previsionale 2015 lAmministrazione Comunale dovrà farsi carico delle deleghe in capo allAsl. In particolare le risorse saranno destinate a tre servizi fondamentali, come laccompagnamento dei 53 minori stranieri da inserire in struttura (contro i 15 di cui il Comune si faceva carico lanno passato); lassistenza ai disabili, con lassunzione di cinque assistenti sociali e di altre tre professionalità in arrivo dallazienda sanitaria locale; infine per lassistenza domiciliare che si traduce in 12.000 ore in più di assistenza agli anziani passando da una media annua di