Da tutti i punti di vista. Potremmo relegarlo nella sfera della prevaricazione sul luogo di lavoro e quindi richiamare i diritti del lavoro stesso. O considerarlo un fatto penale che integra la fattispecie della violenza privata o della minaccia; ma non basta.
Perché questo episodio chiama in causa il nostro modo di vivere, quello di una società che deve necessariamente fare i conti con chi mette in discussione - in modo anche violento - i principi di uguaglianza che la devono sostenere.
E' quindi, ancora una volta, un problema culturale: noi dobbiamo non solo difendere, ma valorizzare le differenze che il nostro mondo esprime perché esse sono elemento di ricchezza; perché sono segno di libertà, di indipendenza e di autonomia; di capacità di affrancarsi da culture (subculture) ataviche che vogliono un mondo a loro - mostruosa - immagine e somiglianza.
Questa amministrazione comunale è costantemente attenta alla valorizzazione e al rispetto delle differenze; si pensi, a titolo esemplificativo, al Protocollo contro la comunicazione sessista verso i generi.
E anche per questo, lamministrazione comunale di Rimini è vicina allassociazione Arcigay che domenica 18 gennaio terrà nel pomeriggio un presidio in piazza Cavour per sensibilizzare la città sul tema dei generi e del loro rispetto.
Continuiamo e continueremo a affermare che non ci deve essere spazio, nella nostra comunità, per chi porta avanti parole d' ordine di intolleranza e chiusura.