Un piano che rappresenta un unicum per il nostro Paese e per l’Europa, per affrontare una situazione straordinaria, un virus che solo attraverso una campagna vaccinale al tappeto saremo in grado di depotenziare. È una sfida che dobbiamo vincere e che richiederà una sinergia a tutti i livelli istituzionali, affinché le strategie definite dall’alto abbiano una ricaduta efficace sui territori. Perché se è vero che siamo al cospetto di una pandemia che richiede un piano di azione europeo se non globale, è però nelle città, negli ospedali, nei nostri laboratori che questo piano ha la ricaduta concreta. Ecco perché già da giorni, in attesa di avere i dettagli sul piano vaccinale del Governo e soprattutto di sapere quando saranno realmente disponibili le prime dosi, il Comune di Rimini ha attivato un gruppo di lavoro specifico di supporto all’azienda sanitaria per tutti gli aspetti logistici e organizzativi che coinvolgono direttamente l’Amministrazione. Ad esempio per l’individuazione degli spazi adatti alla conservazione dei vaccini, in particolare se arriveranno quelli con catena del freddo estrema e che richiedono una conservazione particolare, fino agli spazi pubblici – come grandi palestre o padiglioni fieristici, solo a titolo di esempio - che saranno necessari quando, finalmente, si potrà procedere alla vaccinazione di massa.
Ci siamo quindi già messi in moto per farci trovare pronti, continuando in quell’azione di supporto logistico e organizzativo al sistema sanitario che ha visto ad esempio l’impiego di personale comunale per le indispensabili operazioni di tracciamento dei contagi. Così come in queste ore abbiamo lavorato insieme all’Ausl per individuare alcune sedi utili ai medici di base per poter effettuare i tamponi antigenici rapidi, possibilità prevista dalla Regione Emilia Romagna. Non tutti gli studi medici infatti hanno gli spazi tali da consentire di rispettare le procedure richieste per il tampone e ci siamo quindi attivati per individuare luoghi che avessero le caratteristiche idonee. Dalla prossima settimana saranno attivati i primi due spazi dove potranno operare i medici di base, a Viserba e in zona via Pascoli, ma altri locali sono già stati individuati nel caso l’Ausl ne facesse richiesta. Ringrazio a tal proposito anche il presidente dell’Ancescao di Rimini, Renato Gosti, che ci ha comunicato la disponibilità a cedere a questo scopo i locali dei centri anziani, che al momento, come noto, non possono essere utilizzati. In fondo è lo spirito che consente ad una comunità di reggere anche nei momenti più drammatici: la capacità di fare ognuno la propria parte