Quello che agli occhi dei ragazzini coinvolti (tutti identificati dalla Polizia, prontamente intervenuta su segnalazione delle insegnanti) era evidentemente un passatempo, ma ha rischiato di trasformarsi a tutti gli effetti in qualcosa di ben più drammatico. Pur se non si sono registrate conseguenze fisiche sui piccoli scolari, resta inalterata e pesantissima la gravità del gesto in sé, che denota una pericolosa sottovalutazione dei rischi da parte dei ragazzini armati di repliche di armi. Esiste infatti un sottile limite tra la bravata, la marachella, e l'infrazione non solo della legge, ma anche delle più elementari regole del buon senso e della convivenza civile. Questo limite, nel caso specifico, caso è stato purtroppo superato.
È da sottolineare invece la pronta reazione delle docenti e del preside della scuola, che hanno immediatamente coinvolto la Polizia e affrontato nel migliore dei modi una situazione certamente inedita, potenzialmente molto pericolosa e comunque destabilizzante per bambini di quelletà.
Non voglio replicare in questa sede gli abusati richiami all'emergenza educativa, resta il fatto però che emerge negli autori del fatto un limite culturale ed educativo che mi preoccupa (sia come genitore che come amministratore pubblico), ripeto, aldilà dell'esito avuto dalla vicenda.