Daniele, e con lui diversi rappresentanti della classe dirigente riccionese, dovrebbe sapere che la trasmissione RAI di San Silvestro è un format televisivo che non prevede in alcun modo collegamenti esterni. Gli esperimenti fatti in precedenza- vedi diretta del 2000 con sette piazze collegate- hanno dato risultati inferiori alle aspettative e dunque da 5 anni a questa parte la tivù di Stato ha puntato (giustamente, visti i dati di ascolto) su una singola location. In tal modo, aggiungo, si evitano con una motivazione solidissima le decine e decine di richieste di collegamento- nella migliore logica italiana dei 'mille campanili'- che periodicamente giungono sui tavoli della RAI e del gruppo Ballandi. Continuare a insinuare che vi sia una sorta di 'conventio ad excludendum' per permettere di sfogare l'egoismo di Rimini, è una- mi si permetta- emerita sciocchezza.
Così come è un'emerita sciocchezza la diceria che questo evento conti su un enorme contributo da parte di Enti pubblici extracomunali. Basterebbe prendersi un bilancio per verificare come, complessivamente, la partecipazione economica di questi al pacchetto di eventi allestiti dal Comune di Rimini tra Natale e Capodanno superi di poco il 10% della cifra totale.
Infine mi si conceda una piccola riflessione che, partendo da un successo di Capodanno che a volte pare più irritare che far felice qualche 'primo della classe' di casa nostra, arriva alla politica. Mi piace quando Daniele Imola dice che 'quello della tivù è un messaggio di cui beneficia tutta la Riviera'. E' concetto sacrosanto; mi permetto di aggiungere che di quei 12 milioni che erano collegati con Rimini al momento del brindisi o i 50 mila che erano in piazza (e poi alla domus e ai presepi di sabbia, nell'entroterra, negli alberghi, nei ristoranti), beneficia l'intera costa romagnola e anche la regione.
Lo dico con convinzione, essendomi preso la mia buona dose di battute ironiche quattro anni fa quando da Assessore al Turismo di Rimini dichiarai pubblicamente che l'evento più importante dell'anno sarebbe stato l'apertura del parco Oltremare a Riccione o condividendo il contributo di 90 mila euro che il Comune di Rimini destina al Motomondiale che si svolge a Misano Adriatico.
Fare sistema significa questo, non si tratta mica di infiocchettare di belle parole i discorsi e i cerimoniali! Anche nel turismo fare sistema è prima di tutto un metodo di condivisione di obiettivi i cui positivi effetti possono ricadere su tutti. Alle volte accade (Capodanno, Notte Rosa), altre meno (Villaggio Disney) ma ci si riferisce sempre un orizzonte, gioendo- e non mangiandosi il fegato- quando le cose belle accadono anche su un territorio diverso dal proprio.
Già in altre occasioni, negli anni passati, Rimini aveva un cartellone di iniziative più debole ed altre realtà, ad iniziare da Riccione, trainavano la costa. Succederà anche in futuro. Ai nostri operatori va spiegato questo decisivo concetto, dando così la possibilità di predisporre pacchetti turistici attraenti in tutti i periodi dell'anno e non fermando il ragionamento ai meri confini comunali.
Stiamo investendo più di 100 milioni di euro per il TRC. E' un mezzo veloce di trasporto pubblico per collegare la nostra costa. In attesa della realizzazione, le iniziative messe in atto con il trasporto pubblico l'ultimo dell'anno hanno dato ottimi risultati: 25.000 persone trasportate quella notte. E' impensabile e sbagliato moltiplicare e duplicare allo stesso livello le iniziative in tutti i periodi dell'anno.
Questo è il mio stile, questo è lo stile dell'Assessorato al Turismo del Comune di Rimini, questo è lo stile la cui importanza e necessità rimarcherò adeguatamente nella prossima riunione dell'Agenzia provinciale di Marketing, allorché sarà opportuno fare un bilancio degli eventi di Natale e Capodanno nella provincia di Rimini prima di tuffarci nella stagione 2008.