Comprendo il periodo politico e le strumentalizzazioni puramente elettorali di alcuni esponenti del PDL (Ravaglioli) e di esponenti di liste come quella di Taormina. Ma arrivare al punto di stravolgere la realtà e far credere che il Consiglio Comunale di Rimini abbia votato una cosa diversa da ciò che si sta realizzando nellarea del Centro Agroalimentare supera ogni limite della fantasia.
Riporto letteralmente ciò che è stato approvato, comprese le prescrizioni dellAmministrazione provinciale:
E ammesso il commercio allingrosso di prodotti non alimentari mentre il commercio al dettaglio dei medesimi prodotti è ammesso nella U.A4 (unità di attuazione), in forma di grande struttura di vendita di livello superiore (Ikea). Nelle restanti U.A. private sono trasferibili strutture di vendita al dettaglio di prodotti non alimentari esistenti nella Provinciafino alla concorrenza del 15% della Su (Superficie utile) totale realizzabile nel CAAR escludendo le U.A. 4 e 7 e nel limite di una sola struttura di vendita al dettaglio per ciascuna U.A; non sono ammessi gli esercizi di vicinato.
La Provincia in fase di approvazione ha aggiunto la seguente prescrizione:
Il trasferimento nei comparti interessati dalle superfici commerciali al dettaglio di attività esistenti esterne al territorio del Comune di Rimini sarà oggetto di un accordo tra i Comuni in sede di conferenza dei Sindaci.
A queste disposizioni si atterrà rigorosamente, come è ovvio, il Comune di Rimini.
Tutto il resto risultano pure chiacchiere.