Non si tratta di una sorpresa perché sin dai giorni successivi al suo insediamento- avvenuto con lapprovazione dellapposito regolamento da parte del Consiglio comunale di Rimini il 30 ottobre 2014- il dottor Davide Grassi non ha fatto altro che cercare ogni pretesto per aprire un contenzioso con lamministrazione comunale, che non ha mai avuto ragion desser nei fatti. Basta sfogliare una rassegna stampa degli ultimi mesi per rendersene conto: il dottor Grassi, o chi per lui, ha immediatamente cominciato a lamentare problemi logistici ma soprattutto a soffermarsi sul problema dellindennità economica. Proprio così. Nonostante il regolamento approvato dal Consiglio comunale non la prevedesse, ad eccezione dei rimborsi spese, il dottor Grassi ha cominciato istantaneamente un pressing sotto forme diverse per avere somme in denaro che lassise comunale non aveva concesso a larghissima maggioranza solo pochi giorni prima!
Questo, mi pare, sia il nocciolo del disagio di Grassi e non inesistenti questioni organizzative, tenendo conto che a) ho personalmente proposto, sollecitato e seguito liter amministrativo per la istituzione della figura del garante; b) lamministrazione comunale ha subito garantito la massima operatività, volendo però definire e formalizzare da subito le modalità di attuazione, proprio per evitare spiacevoli incomprensioni; c) lAmministrazione comunale ha provveduto immediatamente a mettere a disposizione una sede adeguata, funzionale e riservata, allinterno dellUfficio relazioni con il pubblico del Comune di Rimini, in Piazza Cavour, per una giornata a settimana; d) lamministrazione comunale e gli stessi responsabili della Commissione comunale 4. avevano comunque cercato di venire incontro alle sollecitazioni, proponendo due soluzioni alternative per la sede degli incontri settimanali (una al Marvelli, laltra negli spazi comunali), entrambe rifiutate dal dottor Grassi; inoltre, un funzionario del Comune di Rimini era messo a disposizione del dottor Grassi (che non ha mai usufruito di questa opportunità logistica) per il ruolo di supporto al Garante in modo da gestire gli appuntamenti ed eventuali pratiche amministrative ed è in corso di ultimazione la procedura di attivazione della mail dedicata.
Evidentemente tutto questo- ed è un tutto approvato a larghissima maggioranza dal Consiglio Comunale- non è bastato al dottor Davide Grassi. Il quale, nella sua lettera di dimissioni, purtroppo conferma che oltre a ragioni economiche personali (ma allora avrebbe fatto meglio a esplicitarle prima dellapprovazione del regolamento in consiglio o almeno prima di accettare lincarico) aggiunge opinioni politiche assai sterili su altri aspetti dellagire amministrativo, evidentemente strumentali vista la distanza con il tema della tutela di chi sta in carcere. Tutto questo dispiace ma ce ne si farà una ragione visto che quello del garante dei diritti delle persone private della libertà personale è ruolo delicatissimo e fondamentale, ed appunto per questo dovrebbe essere altro rispetto a questioni di portafoglio e di strumentalizzazione partitica. Basta sfogliare il Piano di zona 2014 da pagina