Una situazione che ha creato gravissime difficoltà e disagi sullintera costa romagnola, dai Lidi di Comacchio a Cattolica. Ceccarelli ed io abbiamo presentato ai vertici della Regione il quadro delle criticità della nostra provincia, evidenziando come i danni maggiori siano stati provocati dal reticolo idrografico minore, quindi dalle esondazioni dei fiumi Uso, Marecchia, Ventena, Marano, Conca, andando a colpire tutti i Comuni della costa e del primo entroterra. Abbiamo quindi sottolineato gli enormi danni subiti dalla fascia a mare dei Comuni, la necessità di intervenire in maniera urgente con i ripascimenti, le tante situazioni di disagi e danneggiamenti subiti dai privati, dalle abitazioni, dagli stabilimenti balneari, da imprese e pubblici esercizi. Non è possibile quantificare una stima dei danneggiamenti, ma certamente tra quelli di immediata visibilità e quelli che scaturiranno con più evidenza nelle prossime settimane e nei prossimi mesi (si pensi alle banchine, agli smottamenti, alle frane, allo stato delle strade in tutti i Comuni) si tratta di danni per diversi milioni di euro. Per questo motivo la Regione ha deciso di avviare la procedura di richiesta per lo stato di emergenza, mentre a livello provinciale partirà da subito la quantificazione dei danni. Verrà inviato dalla Provincia di Rimini un modulo a tutti i Comuni chiedendo di redigere numero e stima economica dei danni. Il presidente Bonaccini ha inoltre annunciato lo stanziamento dei primi due milioni di euro per far fronte allemergenza.
In queste ore la situazione sta tornando alla normalità, per essendo ancora consistenti i disagi per cittadini, famiglie e imprese. Colgo quindi loccasione per rinnovare il mio ringraziamento alle forze dell'ordine e di soccorso, alla protezione civile, agli amministratori dei Comuni, ai cittadini e ai volontari che hanno messo il loro massimo impegno in queste ore di estrema difficoltà per il nostro territorio. Voglio ringraziare ancora una volta le donne e gli uomini della polizia municipale di Rimini che in queste ore si sono messi al servizio della città e che, pur nelle difficoltà, hanno evitato anche il verificarsi di tragedie, come nel caso della donna rimasta bloccata in unauto nel sottopassaggio ferroviario a Viserbella e salvata con coraggio da due vigilesse.