“I dati sull’occupazione 2005 in provincia, riferiti dalla Cgil di Rimini, meritano qualcosa di più di una veloce riflessione. Concordo con l’analisi fatta da Graziano Urbinati davanti a un panorama lavorativo locale che desta preoccupazione: le aziende devono investire in formazione e ricerca perché questi elementi sono prioritari per lo sviluppo del territorio tanto quanto il miglioramento della viabilità e della rete infrastrutturale. Il riferimento è chiaramente alle ultime dichiarazioni del Presidente di Assindustria, associazione che dovrebbe avere per natura il compito di predisporre un progetto sinergico di sviluppo delle produzioni e di ampliamento dell’occupazione in grado di garantire ricadute positive al tessuto economico e sociale riminese. Tenendo sempre ben a mente che la perdita o la scarsità del lavoro ha conseguenze pesanti sulla qualità della vita dell’intera comunità. L’impegno che gli Enti pubblici mettono quotidianamente a favore dello sviluppo del territorio non esime Assindustria dal fare altrettanto nel proprio settore o ‘core business’ che dir si voglia.

Sul tema della tutela del lavoro a 360° l’Amministrazione Comunale di Rimini ha fatto parecchio negli ultimi anni e dovrà incrementare questo sforzo positivo nel prossimo quinquennio sulla base delle indicazioni che scaturiranno dal programma elettorale. Il Partito della Rifondazione Comunista sta già sottoponendo le sue idee in materia ai partiti del centrosinistra: iniziative che mirano a tenere sotto stretta osservazione il mercato del lavoro locale e a definire strumenti economici e sociali in grado di attutire il disagio dei disoccupati e dei cassintegrati. C’è la ferma volontà da parte di tutta la coalizione di porre questo argomento come prioritario. Quando questa coalizione sarà confermata al governo di Rimini, perché il centrosinistra insieme a Rifondazione vincerà alla grande, metterà subito in agenda queste iniziative.”