Dichiarazione dall'Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche, Elisa Marchioni

Sul tema delle strutture scolastiche per l’infanzia
Data di pubblicazione

“Il tema delle strutture scolastiche per l’infanzia è troppo importante per non essere trattato con spirito positivo, propositivo e collaborativo. E’ dunque con tale stato d’animo che tengo a ribadire quei concetti che sostengono il piano di sviluppo dei nidi, da me presentato pochi giorni fa alle forze politiche e sindacali riminesi. In sintesi:

  1. Il Piano proposto dall’Amministrazione comunale di Rimini per lo sviluppo dei nidi prevede che si passi dalla attuale copertura, pari a poco più del 16% dei posti sulla popolazione 0-3 anni, ad oltre il 28% entro il 2008, per avvicinarsi ulteriormente a centrare l’obiettivo del 33% entro il termine del mandato. I posti-nido pubblici cresceranno dai 544 disponibili oggi, a quasi 800 nel 2008, e ad oltre mille entro il 2011.
  2. Parallelamente la convezione con i gestori privati, già attiva in tutti i capoluoghi della Regione Emilia-Romagna, consentirà al Comune un rapporto più stretto e un controllo della qualità dei servizi privati in piena linea con quanto indicato dalla specifica legge regionale. Per esemplificare: a Modena, a fronte di mille posti-nido pubblici, sono settecento quelli offerti da gestori privati. La presenza sul territorio di offerta di servizi dal privato sociale costituisce una ricchezza, sottolineata dalla legge regionale e apprezzata da molte famiglie. Senza derogare al proprio ruolo e alle proprie responsabilità, con la convenzione – ripeto, prevista dalla legge regionale con percorsi e termini precisi- i Comuni riconoscono il servizio che i gestori svolgono per la collettività. E’ un principio accettato e sostenuto in tutta Europa, nelle città italiane e in particolare nella nostra Regione.
  3. Il Piano è realizzato sulla base delle possibilità e gli strumenti offerti dalla normativa regionale, ed esplicita quanto indicato nel programma elettorale del Sindaco Ravaioli. Inoltre, il Piano è praticabile e sostenibile economicamente dal Comune, e gli interventi previsti entro il 2008 sono già interamente finanziati. Si tratta quindi di una prospettiva di sviluppo molto concreta ed attuabile.
  4. Con questa progettazione, il Comune di Rimini entro il mandato di questa Amministrazione, si rimette in linea con la disponibilità di posti-nido della Regione, garantendo uno sviluppo in termini  numerici e la medesima qualità di servizio per tutti i bimbi: sono loro ad essere al centro dell’attenzione, e per loro dobbiamo puntare al livello massimo di professionalità e attenzione. Per un bimbo, l’asilo è il primo incontro con l’esperienza della comunità, al di fuori dalla famiglia. E’ nostro compito inderogabile garantire che per le famiglie riminesi, questa esperienza possa essere serena, e fonte di crescita e di stimoli per figli e genitori.
  5. Dal 2000 al 2006 i posti nido comunali sono cresciuti a Rimini del 38%. Si può sempre fare di più e di meglio ma va in ogni caso riconosciuto questo sforzo per colmare un gap che ha radici antiche, non trascurando il fatto che incrementi migratori e demografici superiori alle previsioni stanno creando più di un problema anche in città tradizionalmente all’avanguardia.

In conclusione desidero rimarcare questo. Credo che da parte di tutte le forze che concorrono a comporre il cosiddetto ‘governo della città’ la strada da percorrere per le scelte strategiche dello sviluppo sia quella della collaborazione nel rispetto delle autonomie e delle prerogative date dal ruolo. Mi pare che questa volontà scaturisse chiaramente al termine del recente incontro con le Organizzazioni Sindacali, allorché i rappresentanti di Cgil e Cisl avevano avanzato la proposta di stipulare con il Comune di Rimini un vero e proprio ‘patto per i nidi’.

E’ un percorso che ritengo efficace e per il quale dico già che l’Amministrazione Comunale entusiasticamente si spenderà visto che il nostro obiettivo prioritario e non rinviabile è quello di incrementare l’offerta dei nidi.

Ciò che invece va a mio avviso respinto è l’atteggiamento di chiusura e dei ‘no, a prescindere’ il cui risultato ultimo sarebbe paradossalmente quello di creare ulteriori difficoltà ai bimbi e alle famiglie riminesi. Sono sicura che anche le Organizzazioni Sindacali, sempre attente alla crescita equilibrata del tessuto sociale in cui operano, condividono questa valutazione di fondo.”

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:13