Rudy Cremonini, artista bolognese, tra i più stimati interpreti della pittura contemporanea è stato invitato ad allestire una mostra personale nella Manica Lunga del Museo della Città di Rimini.
La mostra è composta da alcune serie recenti di opere caratterizzate da una pennellata liquida e da una mirabile sintesi che trasforma la visione in un racconto sognato e ineffabile. In accordo col Museo, l'artista ha selezionato alcuni dipinti e sculture conservate nei depositi, istituendo singolari intrecci di tempo e di memoria, attraverso installazioni dialettiche.
Come scrive il curatore Massimo Pulini nel saggio introduttivo Rudy Cremonini stempera i propri pensieri mentre dipinge, ne cerca il grado di liquefazione come un cuoco farebbe con uova, burro e farina, immettendo in ogni visione una sintesi languida e insieme scanzonata, che non indugia su nulla, ma scorre sopra ogni forma. Nessun discrimine o privilegio sembra distribuirsi dal suo sguardo pittorico, nessun protagonista riceve attenzioni maggiori rispetto ad altre e più marginali componenti della scena.
Tutto è sbrigato con una sapienza che non rallenta, che di fronte a un'immagine, sia un ritratto, sia un paesaggio, lo sguscia dalla sua buccia e lo restituisce con una nudità quasi vischiosa. La sua è una sintesi significante, una sottrazione che aggiunge, una diminuzione di peso pittorico e una addizione di franchezza espressiva.