Affittare per pochi giorni una stanza o l'appartamento da un privato è una delle nuove frontiere del turismo, una possibilità che se da un lato comprende diversi tipi di vantaggi come la semplicità, la convenienza la flessibilità, dall’altro è inserita in un quadro normativo ancora indefinito e tuttora oggetto di continue evoluzioni.
Si tratta di un fenomeno che adesso viene descritto nel contesto della sharing economy e del turismo social, ma che a Rimini ha radici storiche, in quanto già presente con il boom economico degli anni 50 e 60, quando i turisti venivano ospitati anche dalle famiglie, che mettevano a loro disposizioni case o addirittura una parte della propria abitazione. Un tipo di ospitalità che, con il web ed i social network, da qualche anno è oggetto di normative regionali e nazionali in continua trasformazione per le quali è necessario un chiarimento.
Va proprio in questa direzione la guida informativa, che da qualche giorno è in distribuzione presso l’Ufficio Relazioni Pubbliche, che ha predisposto l’Ufficio Imposta di Soggiorno del Comune di Rimini. Un catalogo di utili informazioni ed adempimenti, a cui sono soggetti i cittadini interessati a questo tipo di locazione.
E’ l’articolo 4 del Decreto Legge 50/2017 che stabilisce che cosa sono le locazioni brevi, ovvero quelle locazioni di immobili, fatte anche senza un contratto scritto, che hanno una durata non superiore a 30 giorni. Per tale attività è necessario espletare una serie di incombenze presso l’ufficio Imposta di Soggiorno, la Questura e l’ufficio Statistica della Regione Emilia Romagna. Adempimenti che vanno dalla comunicazione d’inizio attività, all’accreditamento sul portale “Soggiorniamo” ( https://secure.soggiorniamo.com/rimini.php ), fino alla dichiarazione e il versamento trimestrale dell’Imposta di Soggiorno e la richiesta delle credenziali con l’invio telematico delle schedine degli alloggi sul portale https://alloggiatiweb.poliziadistato.it. Un iter autorizzativo, diverso fra chi deve seguire la normativa regionale dello Sportello Unico delle Attività produttive, come ad esempio i gestori di appartamento ammobiliato ad uso turistico che non hanno la possibilità di inserire gli annunci su circuiti di prenotazione, e chi invece deve sottostare al Decreto Legge 50/2017, che consente di esercitare l’attività, sempre in forma non imprenditoriale (locazioni brevi), ma anche avvalendosi dei portali web di promozione e prenotazione.
Un tema che riscuote molto interesse da parte dei cittadini, che sempre più numerosi si presentano presso gli uffici dell’Imposta di Soggiorno per chiedere chiarimenti. Numeri in espansione confermati anche dalla crescita delle locazioni breve nel Comune di Rimini. Si è passati infatti dalle 50 locazioni del 2015, comunicate al SUAP, alle 233, registrate alla fine del 2018. Attualmente, si contano in totale 292 utenti complessivi di cui 66 registrati al SUAP, come gestore di appartamento ad uso turistico, e 226 che hanno optato per locazione breve oppure che hanno iniziato nel 2019.
Il Comune di Rimini ha colmato un vuoto normativo per fare in modo che potessero lavorare anche chi a causa di questo gap si trova in una posizione non regolare, in attesa delle evoluzioni annunciate dal Decreto Crescita.
Informazioni presso
COMUNE DI RIMINI
DIPARTIMENTO RISORSE - SETTORE TRIBUTI
Ufficio Imposta di soggiorno
Via Ducale, 7 – 47921 Rimini (RN) Tel. 0541.704184 - Fax 0541.704710
mail: ufficio.tributi@pec.comune.rimini.it
Sito internet: www.comune.rimini.it